Le nonne si sfidano in una gara di ragù

Zdaure show in un nuovo festival del cibo

Gli ideatori del festival del cibo che prevede anche la sfida di ragù (foto Schicchi)

Gli ideatori del festival del cibo che prevede anche la sfida di ragù (foto Schicchi)

Bologna, 12 luglio 2016 - Per gli adepti della cucina bolognese, sarà un sogno che si avvera. Nonne e zdaure, una accanto all’altra, a sfidarsi a colpi di mestolo in una gara di ragù. Una sfida alla Mezzogiorno di Fuoco, altro che Masterchef. La visione diventerà realtà dopo l’estate e sarà una delle attrazioni del festival del ragù bolognese.

L’idea è nata qualche mese fa, di fronte alla rinascita della gastronomia in Bologna e in questi giorni si sta perfezionando nei dettagli.

A coltivarla sono Andrea Magelli e Sara Roversi di ‘Youcangroup’, Davide Di Noi, che si divide tra la passione politica e il lavoro nel mondo della comunicazione, Mirco Montebugnoli e Davide Donadi. Per prima cosa hanno fondato l’Associazione per la promozione e la valorizzazione del ragù bolognese e quindi hanno stilato un programma a tappe: prima il festival in città, poi si sbarcherà anche all’estero con un vero e proprio prodotto con cui identificare le Due Torri.

«La Bolognese sauce, come viene chiamato il ragù oltre confine, è il cibo italiano più conosciuto nel mondo e abbiamo la fortuna che contenga nel suo nome quello della nostra città», spiega Magelli. L’idea di base, dunque, è ribaltare il pregiudizio verso l’utilizzo del ragù: «Noi bolognesi diciamo che gli spaghetti alla bolognese non esistono, anche l’aeroporto e RyanAir hanno amichevolmente bisticciato da poco su questo, ma a parte che non è vero, perché la prima ricetta parlava di vermicelli al ragù, soprattutto in un mondo così globale non è la scelta più intelligente da fare».

L’obiettivo, quindi, diventa quello di valorizzare il ragù, creando The real bolognese sauce, l’autentica salsa bolognese: «Vogliamo portare il ragù in giro per il mondo, in modo che ovunque venga citato, si possa trovare quello vero in tavola», aggiunge Di Noi. Dall’Australia agli Stati Uniti. Intanto, dopo l’estate, toccherà a Bologna. Nell’organizzazione del festival la volontà è di coinvolgere le istituzioni, i salsamentari, gli studiosi come Giancarlo Roversi, gli chef e le eccellenze gastronomiche della città. Si partirà con una tagliatellata aperta a tutti sotto i portici e altre iniziative. Ma il pezzo forte sarà la gara tra le nonne: «Perché non abbiamo certo la presunzione – sorride Di Noi – di poter realizzare un ragù più buono di quello che si fa in casa e che rende orgogliosa tutta la città».

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