Ragazza aggredita con un coltello e rapinata in via Zampieri

Vittima una ragazza di 36 anni che rientreva a casa dopo il lavoro: «Sto ancora tremando, è qualcosa che non auguro a nessuno»

Un’auto della polizia di notte alla Bolognina

Un’auto della polizia di notte alla Bolognina

Bologna, 10 febbraio 2016 - Un uomo saltato fuori all’improvviso, il coltello puntato alla gola, la minaccia di usarlo, il rapinatore che se ne va con il magro bottino di un vecchio cellulare. Questione di attimi e soprattutto tanta, tantissima paura. Un salto di qualità nell’escalation criminale che sta martoriando la Bolognina in queste settimane. Una rapina violenta in via Zampieri, l’altra sera alle 19.30, non certo in piena notte, a pochi metri dal mercatino di via Albani. Vittima una ragazza di 36 anni che, come tutte le sere, stava tornando a piedi a casa, una volta uscita dal lavoro.

«Sto ancora tremando, è qualcosa che non auguro a nessuno», racconta il giorno dopo l’accaduto: «Mi è andata bene. D’istinto ho resistito e lui si è accontentato del cellulare che avevo in mano, ma poteva andare molto peggio». L’uomo, un nordafricano, non ha preso la borsa e non ha usato quel coltello, brandito fortunatamente solo per minacciare la ragazza. «Quando è spuntato fuori, mi è venuto di spingerlo via – prosegue –, ma non appena ho visto la lama davanti alla mia faccia mi sono bloccata. E’ una situazione che uno non si può immaginare, non saprei dire cosa mi è passato per la testa: continuavo a dirgli di no, un po’ per i soldi un po’ per paura di quello che potesse farmi».

Tutto è durato un paio di minuti. Una volta rubato il telefono, il rapinatore è scappato. Nonostante fosse tardo pomeriggio, nessuno si è avvicinato per impedire la rapina: «Ma non posso lamentarmi, non so dire se io, in una situazione del genere, l’avrei fatto». Un inquilino di un palazzo che ha assistito la scena ha comunque immediatamente chiamato il 113 e gli agenti sono arrivati sul posto.

La ragazza abita in zona da tanti anni, in Bolognina ci è cresciuta e l’ha vista cambiare con i propri occhi e sulla propria pelle: «Ho sentito il sindaco dire che c’è sicurezza, che si sta impegnando per migliorare la situazione, ma purtroppo non è così». Anzi: «Non sono la prima a subire una rapina e non sarò l’ultima, ma vorrei che Merola si trasferisse qui anche solo un paio di giorni e poi vediamo se ha il coraggio di ripetere che questo quartiere è meraviglioso, un posto dove crescere dei bambini e invecchiare. Invece io credo di avere il diritto di vivere serenamente e di non avere paura».

L’area attorno al mercatino di via Albani è una delle zone rosse dove si concentra il numero più alto di segnalazioni: furti, spaccate, spaccio di droga. Poco lontano, in via Bolognese, solo pochi giorni fa alcuni uomini incappucciati avevano aggredito alcuni immigrati, ferendone uno a cinghiate. Scene da vero e proprio far west.

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