Due giorni di rave sopra Savigno. Cinquanta identificati

Hanno partecipato almeno mille persone arrivate da tutta Italia. Musica a tutto volume per 48 ore

I vigili del fuoco in azione nella strada tra Savigno e Merlano (Mignardi)

I vigili del fuoco in azione nella strada tra Savigno e Merlano (Mignardi)

Bologna, 26 luglio 2016 – Musica a tutto volume e due giorni di pacifica, ma un po’ nociva, invasione di prati e campi di grano mietuto. Si è chiuso con una cinquantina di persone identificate ed altrettanti mezzi segnalati ai carabinieri il rave party che fra sabato e domenica scorsi ha radunato un migliaio di persone in una zona semi-isolata dell’alta Valsamoggia, fra Savigno e Merlano. Da sabato mattina, rispondendo ad un tam tam diffuso sui social network, da tutto il Nord Italia, giovani e meno giovani hanno imboccato le strette e impervie strade appenniniche tra via Gavignano e via Montevecchio per raggiungere il luogo convenuto: una spianata con vista sul Samoggia che ha accolto la pittoresca e numerosa compagnia clandestina che a un primo provvisorio bilancio non avrebbe provocato danni di grave entità.

I problemi però sono iniziati già nel tardo pomeriggio di sabato, quando sulla via Lame alcuni camper si sono ribaltati nei tratti sterrati della ripida strada di accesso. Da quel momento sul posto si sono succeduti i servizi di controllo della polizia forestale e dei carabinieri della stazione di Savigno. Ma è toccato ai vigili del fuoco del distaccamento di Bazzano il compito non facile di soccorrere i proprietari dei camper ribaltati. Non ci sono stati feriti, ma per ragioni di sicurezza i pompieri hanno dovuto provvedere a raddrizzare e poi liberare la carreggiata di via Lame, con l’obiettivo di mantenere requisiti di sicurezza e accessibilità alla zona impervia e collegata da questa unica strada che ha una corsia stretta, senza segnaletica orizzontale e con le banchine non transitabili. Dal pomeriggio poi sono entrati in funzione i potenti impianti di amplificazione che hanno diffuso la caratteristica musica di questi happening nel corso dei quali si registra abitualmente un ampio uso di birra, bevande alcoliche e sostanze stupefacenti.

Messe di fronte al fatto compiuto, e sentito il proprietario del terreno che senza preavviso si è trovato il podere invaso da una moltitudine di persone, le forze dell’ordine hanno identificato i referenti del rave ed operato per ridurre il rischio e il danno a persone e cose. Obiettivo che pare complessivamente raggiunto, dal momento che dal tardo pomeriggio di domenica, quando il raduno si è lentamente sciolto dopo 24 ore no stop di musica e sballo, non si sono registrati incidenti. È probabile che alcune delle persone identificate siano poi chiamate a rispondere del reato di occupazione di suolo privato, anche se ieri mattina non risultavano ancora specifiche denunce a carico di organizzatori e presenti.

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