Regione Emilia Romagna, premi a pioggia ai dirigenti: "Uno scandalo"

Assegni supplementari fino a 22mila euro, voti al top anche per i 16 direttori. L'assessore: "Abbiamo ridotto del 10%"

Stefano Bonaccini (Foto Ansa)

Stefano Bonaccini (Foto Ansa)

Bologna, 20 agosto 2015 - TUTTI bravissimi. Tutti promossi. Anche quest’anno i dirigenti della Regione Emilia Romagna si portano a casa bonus a cinque cifre che arrotondano retribuzioni annue tra i 95 e 150mila euro. Tra loro ci sono anche i due direttori generali finiti nell’inchiesta Terremerse che ha visto l’ex presidente Vasco Errani prima assolto, poi condannato e recentemente rimandato a un nuovo processo di secondo grado. Per i 16 direttori generali di viale Aldo Moro la pagella è un inequivocabile ‘eccellente’. 

Nomi ‘pesanti’ nella nomenclatura regionale come l’ex supermanager della Sanità Tiziano Carradori, oggi all’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Ferrara, e l’ex numero uno dell’Agenzia Sanitaria, Roberto Grilli. I premi di risultato variano tra i 14 e i 22mila euro. Cifre non irrilevanti già da sole, che in alcuni casi rappresentano il 20% in più rispetto alla retribuzione normale e in passato erano finite nel mirino della Corte dei Conti.

DUE BONUS, uno da 22.410 euro come premio di risultato e l’altro da 6.775 per altre voci retributive, sono stati assegnati anche a Valtiero Mazzotti, direttore generale del settore Agricoltura e Pesca, e a Filomena Terzini, responsabile degli Affari istituzionali.  Dunque, non ha pesato nelle loro valutazioni l’essere finiti al centro dell’inchiesta su Errani: entrambi erano stati condannati a un anno e due mesi per falso ideologico e favoreggiamento, pena azzerata in giugno dalla Cassazione che ha disposto un nuovo processo di secondo grado. 

La replica dell’assessore all’Organizzazione, Emma Petitti, arriva in serata. «Abbiamo ridotto del 10% le retribuzioni di risultato dei direttori e ridotto i costi della presidenza e degli assessorati». E ancora: «Per ogni direttore sono stati analizzati i parametri di performance valutando le singole prestazioni in relazione agli obiettivi assegnati. La valutazione del lavoro svolto è stata individuale e verificata da un organismo indipendente. E quest’anno potremo apportare altre modifiche al sistema di valutazione che è sperimentale». In ogni caso tutti bravissimi. Gli altri supermanager ‘eccellenti’ sono Cristina Balboni (Cultura e lavoro), Alessandra Boni (Intercenter), Giuseppe Bortone (Amb iente), Lorenzo Broccoli (Personale), Morena Diazzi (Attività produttive), Enrico Cocchi (Programmazione territoriale), Leonardo Draghetti (Assemblea legislativa), Paolo Ferrecchi (Trasporti), Onelio Pignatti (Risorse finanziarie), Maurizio Mainetti (Protezione Civile), Nicodemo Spatari (Agrea), Alessandro Zucchini (Ibacn). Valutazione massima anche per i tre caporedattori dell’Agenzia di informazione: Raffaella Pezzi, Paolo Rambaldi e Daniela Villani. 

LA LEGA NORD grida allo scandalo: «Bonaccini si dimostra perfettamente in linea con la triste tradizione Pd di sempre, tutta sprechi e privilegi», attacca il capogruppo del Carroccio Alan Fabbri 

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