“Aggrediti, minacciati e sbeffeggiati. Noi controllori sui treni della paura”

Reportage: viaggio tra Bologna e Modena. «Se non vuoi lo scontro con chi è senza biglietto devi far finta di niente» VIDEO: La tratta Piacenza-Bologna; A Portomaggiore c'è chi attraversa i binari; Senza biglietto sul treno per Carpi; Senza biglietto sul Bologna-Mirandola; Notte nell'atrio della stazione centrale; Viaggio in treno con i pendolari dell'elemosina

Un controllore alla stazione di Carpi

Un controllore alla stazione di Carpi

Bologna, 20 aprile 2015 - «BIGLIETTO?». No. «Documenti?». No. «Si accomodi». No. «Allora chiamo la Polfer». Fuggi fuggi, concitazione, urla. I viaggiatori paganti guardano rassegnati. Cinque a uno. Da una parte il controllore, dall’altra due ragazze, una italiana e una straniera, e tre giovani di colore, fisico robusto.

Tutti senza biglietto e piuttosto agitati alla prospettiva della polizia. Scene abituali sulla Modena-Carpi. Se va bene, il capotreno si prende una risata in faccia. Se va male, qualcos’altro. Sedici chilometri di linea, sedici minuti di viaggio, il biglietto costa 2 euro e 15 centesimi per un vecchio regionale democratico, la prima classe non esiste.

SIAMO SALITI sui treni dei pendolari. Meno insufficienze nella pagella dei ritardi. Ma se viaggi nel Modenese o da Piacenza a Bologna è un quattro spaccato su regole (non rispettate) e sicurezza. Ore 11.34 di giovedì 9 aprile, si parte da Modena per Carpi.

Un minuto dopo, la prima discussione. Il controllore, calmissimo, a un giovane nordafricano: «Questo biglietto è stato timbrato tre volte, non va bene. Ne ha un altro, gentilmente?». Botta e risposta surreale, alla fine l’uomo mostra la carta d’identità e se ne va con il verbale. Ridendo. Il ferroviere desolato, «non mi pare divertente». Punti di vista: se non compri un biglietto da 2 euro difficile pensare che pagherai una multa da 65. E questo in effetti fa proprio ridere.

NON POSSONO parlare, i controllori. Per avere le risposte bisogna cercarli fuori servizio. Un capotreno filosofo racconta: «Ho preso un cazzotto da un nigeriano. Ci aggrediscono, se va bene ci sbeffeggiano. Alla fine per non avere problemi devi far finta di niente. Ho quasi 60 anni. Alla mia età mi devo prendere le risate in faccia e ho le mani legate. Tutti i giorni trovo gente che viaggia gratis, sette volte su dieci sono immigrati. Ho chiesto di non fare più certe tratte, non vedo l’ora di andare in pensione. Se chiami la Polfer e il treno è in mezzo alle campagne vuol dire rischiare di persona e bloccare tutto. Perché i viaggiatori in regola dovrebbero arrivare tardi al lavoro? E come facciamo ad essere credibili? Chi paga sarebbe autorizzato a pensare, dal prossimo mese me ne frego anch’io. Tra Modena e Carpi il problema sono anche gli spacciatori. Si chiudono in bagno e si fanno. Una mattina abbiamo soppresso un treno perché c’era una siringa. Troppo pericoloso».

Trenitalia fa sapere che il tasso di evasione (accertato) in Emilia Romagna varia tra il 4 e il 10%. Il picco sui treni notturni o di primo mattino. «Fenomeno costantemente monitorato», assicura l’azienda. Dal 2015 si fanno verifiche anche a terra.

LO SAPRÀ senz’altro anche il controllore della Modena-Carpi che intanto prosegue il suo giro. Pochi passi e un’altra discussione. Due ragazze, una italiana l’altra di colore. Biglietto no, documenti no. Risate. Il controllore sempre più avvilito le accompagna alla porta. Stazione di Quattroville.

Avviso: «Signorine, al prossimo Carpi ci sarò sempre io». Sedici minuti sono passati così, tra soliloqui sfinenti e verbali. Al ritorno, primo controllo e primo problema. Il giovane senegalese con bici al seguito non ha biglietto. Viaggiano gratis anche due ragazzi di colore seduti una carrozza più avanti. Il capotreno discute cercando di mantenere la calma (ma come fa?). Poi s’arrende e telefona alla Polfer. Appuntamento alla stazione di Modena all’arrivo, verso le 12.20. Qui però la legge è lui, da solo. Alzi lo sguardo: le due giovani sedute sui gradini non sono le stesse di prima? Sì, proprio loro. Il controllore le vede. E così il gruppetto per la polizia ora è più folto, siamo a cinque. Ma due si dileguano. Finisce nel modo classico, verbali e multe. Ma chi paga?

VIDEO:

Chi non paga il biglietto sui treni regionali: la tratta Piacenza-Bologna

A Portomaggiore c'è chi attraversa i binari 

Senza biglietto sul treno per Carpi

 Senza biglietto sul Bologna-Mirandola

Notte nell'atrio della stazione centrale

Viaggio con i pendolari dell'elemosina

1 - Continua

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