Rifiuti, Bonaccini: “Chiuderemo gli inceneritori”

Il governatore: “Non prometto l’impossibile, ma qualche impianto lo spegneremo”

L’inceneritore di Ravenna

L’inceneritore di Ravenna

Bologna, 8 luglio 2015 - “Se chiuderemo gli inceneritori? La risposta è sì”. Parola del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, durante la presentazione della nuova legge sui rifiuti licenziata lunedì dalla giunta regionale. “Sugli inceneritori - ha proseguito Bonaccini - non ci piace promettere l’impossibile, qualcuno lo ha fatto e si è visto come è andata a finire. Ma via via andremo alla dismissione di qualche inceneritore in futuro”.

Entro l’anno Bonaccini conta di arrivare l’approvazione del piano regionale dei rifiuti, il cui iter è andato in stand-by dopo le dimissioni di Vasco Errani e la staffetta tra le due amministrazioni. Ma ora la giunta sta concludendo la fase di recepimento delle osservazioni e a fine 2015 riporterà il piano in aula. Gli obiettivi restano la chiusura di gran parte delle discariche e la riduzione anche degli inceneritori. “Siamo una delle poche Regioni mai andata in emergenza rifiuti, crediamo molto all’idea di autosufficienza regionale per non mettere in difficoltà altri - precisa Bonaccini - ma vogliamo che questo avvenga sempre di più nel rispetto dell’ambiente”. In prima battuta si punterà alla chiusura delle discariche nei prossimi anni e “in prospettiva” anche la chiusura di “qualche inceneritore”. Il piano Errani prevedeva lo smantellamento entro il 2020 di due degli impianti più vecchi, quelli di Ravenna e Piacenza. (Fonte Dire)

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