“Avete offeso i nostri uomini”. Al bowling di Casalecchio scatta la rissa tra sette donne

Bilancio: due all’ospedale e vigilantes col naso rotto

Il bowling di Casalecchio teatro della violenta aggressione (foto Mignardi)

Il bowling di Casalecchio teatro della violenta aggressione (foto Mignardi)

Casalecchio (Bologna), 14 febbraio 2015 - Due donne ricoverate all’ospedale ed un agente della vigilanza col naso rotto. Rissa tutta al femminile l’altra sera al Reno Bowling di Casalecchio dove due cinquantenni sono state picchiate a sangue da cinque donne Rom che hanno regolato i conti per una presunta offesa subita dai loro uomini. Tutto sarebbe iniziato per un sigaro in più.

Poco prima delle venti le due sorelle, residenti a Casalecchio, stavano giocando nella sala dei videopoker. Nello stesso spazio, attiguo alle piste di bowling, un quarantenne nomade giocava ad un’altra consolle fumando una sigaretta dietro l’altra.

«La vuoi smettere di fumare che ci impesti tutti i vestiti. Che poi qui è vietato e ci vengono anche i bambini?» Ha detto con fare spiccio una delle due donne rivolta al nomade, che però l’ha presa male.

Ha continuato a fumare e giocare e chiarito che non si fa comandare da nessuno, tantomeno da una donna. Il diverbio è proseguito con toni accesi sotto lo sguardo preoccupato dei presenti, poi, dopo una decina di minuti, si era (apparentemente) esaurito.

Dall’ingresso di via Pellico erano appena entrate cinque donne Rom, pare provenienti dal vicino campo di via Allende, che prima si sono avvicinate ai loro uomini e poi si sono dirette alla sala videopoker dove le due cinquantenni avevano ripreso a giocare.

L’aggressione è stata fulminea e l’escalation si è svolta a suon di pugni, schiaffi, morsi, spintoni e capelli strappati. Un pestaggio a forze impari: cinque contro due: «Io ne avevo tre addosso: una mi picchiava sulla testa, l’altra mi mordeva un dito e una terza cercava di infilarmi le dita negli occhi. E gli uomini ad incitarle dicendo: ‘Ammazzatele! Ammazzatele’. Una scena bestiale. Ma non ci siamo arrese. Ci siamo difese come abbiamo potuto» racconta la sorella maggiore.

Tutt’intorno gli uomini del clan a fare tifo e formare un cerchio come i contorni di un ring all’interno del quale le sette donne hanno continuato la rissa che non è riuscito ad arginare neppure l’addetto alla sicurezza il quale non appena ha tentato di farsi largo fra gli uomini è stato a sua volta massacrato di botte.

Dopo una mezz’ora, con le sorelle malconce, la rissa si è esaurita quando il clan Rom ha sentito le sirene dei carabinieri chiamati dalla direzione del locale.

Subito dopo è arrivata l’ambulanza del 118 che ha trasportato al Pronto soccorso del Maggiore i tre feriti. Il vigilantes è stato curato per contusioni varie e la frattura del naso.

Le due donne sono state ricoverate con ematomi in tutto il corpo, una di esse ha riportato una ferita alla testa guaribile in dieci giorni. Più grave la sorella che ha rimediato la frattura del setto nasale, una ferita da morso ad un dito e una lesione alla mandibola.

Tutti tre hanno sporto denuncia ai carabinieri di Casalecchio che hanno acquisito le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza interna per identificare i responsabili.

 

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