L’UnipolSai batte Rimini 8-1. Stasera la sfida che vale lo scudetto

Bologna, 30 agosto 2014 - La Fortitudo UnipolSai dalle mille vite si regala la bella della finale scudetto. Con le spalle al muro, in un Gianni Falchi con tanta gente, Bologna conquista la bella, con forza e decisione, battendo 8-1 Rimini. Serie sul 3-3 e stasera, alle 20,30, sempre al Gianni Falchi, la settima e decisiva sfida che assegnerà il tricolore.

Vince la Fortitudo alla quale, forse, per una gioia piena, manca solo la "completa" di Joey Williamson. Il lanciatore statunitense viene colpito da un fuoricampo proprio nell'ultimo inning, a un eliminato dal successo. Marco Nanni, manager della Fortitudo, lo cambia con Filippo Crepaldi per evitare i problemi visti in gara-uno. La partita finisce lì e il manager della Fortitudo, Marco Nanni, può già annunciare che il partente, questa sera, sarà Raul Rivero, risparmiato per l'occasione. Visti i problemi avuti proprio in gara-uno e in gara-tre, il lanciatore ha la grande occasione per riprendersi la ribalta e restituire, magari, quel successo gettato alle ortiche nella prima uscita (Fortitudo in vantaggio 5-1 al nono inning, ma superata 6-5 agli extrainning).

Ma non ci sarà tempo per pensare al passato. Se non a quello che è accaduto stanotte, con un Williamson pressoché strepitoso che, dopo aver concesso due valide in apertura (senza concedere per altro punti ai Pirati) non ha più sbagliato un colpo. Al resto ci ha pensato un'UnipolSai cinica al punto giusto, in apertura, e capace di passare in vantaggio su un lancio pazzo di Gonzalez che fino a ieri sera non aveva mai perso con la Fortitudo. Poi i colpi pesanti di capitan Liverziani e di Rodriguez e una Fortitudo capace di allungare: 1-0 al secondo inning, 3-0 al quarto, 6-0 al sesto in un crescendo di entusiasmo e di passione.

Stasera si torna in campo. Ancora una volta Fortitudo contro Rimini. L'aspetto curioso è che si tratta del quindicesimo confronto stagionale tra i due club. Fino a questo momento c'è perfetta parità, 7-7. Rompere stasera questa situazione di equilibrio significherà cucirsi sul petto lo scudetto tricolore.