L'affondo di Ronchi: "Il Pd una disgrazia. Vanno mandati a casa"

L'ex assessore, licenziato da Merola, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha parlato della possibilità di candidarsi a sindaco VIDEO - FOTO

Alberto Ronchi in conferenza stampa (foto Schicchi)

Alberto Ronchi in conferenza stampa (foto Schicchi)

Bologna, 9 ottobre 2015 - "Il gruppo dirigente del Pd é una disgrazia" e Alberto Ronchi (VIDEO), assessore licenziato da Merola per la questione Atlantide è "disponibile a continuare a lavorare in politica" con una propria lista. Questo, in estrema sintesi, è il significato della conferenza stampa tenuta stamattina dal ferrarese al Jukebox bar di via Mentana (stracolmo di curiosi - FOTO). "Se c'é la volontà si può ottenere un risultato importante - spiega Ronchi -. L'obiettivo é mandare a casa questa gente. È ovvio che non ci sono le condizioni per fare una lista a sostegno del Pd". 

Alla domanda precisa sulla candidatura a sindaco, Ronchi ha risposto: "Ho avuto un grande consenso oggi, ma non corro da nessuna parte. Se ci si mette a disposizione, si è insieme, queste sono decisioni che si prendono insieme". Una frase che suona di apertura a tutte le realtà che si stanno muovendo a sinistra, dalla Coalizione civica a Gianmarco De Pieri, da Possibile di Pippo Civati fino a Sel ancora in bilico. "Non faccio appelli a nessuno, ma secondo me ci sono le condizioni per trovare punti in comune - assicura l'ex assessore -. Sel è un partito che rispetto molto, ho un ottimo rapporto con Massimo Mezzetti. C'è un dibattito politico dentro Sel, secondo me non ci sono le condizioni per una lista in appoggio al Pd, perché i cittadini la giudicheranno una lista civetta. Ma decideranno loro".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro