Il Rotary Valle del Samoggia festeggia il Carlino

I nostri 130 anni: incontro con il direttore Andrea Cangini

Mario Mattei, Paolo Nucci (Rotary) insieme con il direttore di Qn-Carlino Andrea Cangini e la moglie Eva

Mario Mattei, Paolo Nucci (Rotary) insieme con il direttore di Qn-Carlino Andrea Cangini e la moglie Eva

Bologna, 13 febbraio 2015 - Metti una sera a cena da Nonno Rossi. Tortellini, maxi torta e brindisi con prosecco dei colli bolognesi per festeggiare i 130 anni del Carlino in compagnia del Rotary Club Valle del Samoggia. Ospite d’onore Andrea Cangini, direttore di Qn - Il Resto del Carlino, che ha spiegato la sua idea di Europa a una folta platea di commensali. Introdotto dal presidente del club Paolo Nucci Pagliaro, il direttore del nostro giornale ha spiegato: «Questa Europa, come teorizzava Jean Monnet, è nata all’insaputa dei popoli. E perciò alla prima crisi i popoli si sono ribellati. Con gli Stati privati del monopolio della forza e della sovranità monetaria, e la politica spodestata dalla finanza, è ovvio che i movimenti cosiddetti pupulisti sbanchino il botteghino elettorale».

Ma come ritrovare la giusta rotta? «La casa comune è stata costruita partendo dal tetto e non dalle fondamenta – ha aggiunto Cangini -: occorre ripensare le fonti di legittimità della Ue, creare un consenso di tipo risorgimentale attorno all’idea di Europa unita e restituire alla politica il primato che le spetta». Ce n’è anche per il Belpaese, provinciale e sempre pronto a nascondersi dietro ai diktat di Bruxelles. Se l’Italia e l’Europa non se la passano bene, come sta Bologna? «L’ho lasciata trent’anni fa e la ritrovo imbruttita, ripiegata su se stessa: la società è ancora dinamica ma le istituzioni, in primis politica, non riescono più a valorizzarne le energie – ha sottolineato Cangini –. Fico, per esempio, è un buon progetto. Ma rischia di trasformarsi in una cattedrale nel deserto».

 

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