Assalto all'auto di Salvini in visita al campo rom: gli spaccano i vetri dell'auto

In via Erbosa una cinquantina di ragazzi dei centri sociali. L'auto si è allontanata investendo alcuni di loro. Uno degli antagonisti portato in ospedale. Il segretario rinuncia alla visita, annuncia una pioggia di denunce e promette: "Tornerò" ESCLUSIVA il video dello scontro / la reazione di Salvini

Matteo Salvini mostra l'auto con il lunotto rotto dagli attivisti nei pressi del campo Sinti (Ansa)

Matteo Salvini mostra l'auto con il lunotto rotto dagli attivisti nei pressi del campo Sinti (Ansa)

Bologna, 8 novembre 2014 - Tensione in via Erbosa, a pochi passi dal campo rom dove questa mattina è arrivato il segretario della Lega Nord, l'europarlamentare Matteo Salvini. Ad attendere il leader del Carroccio una cinquantina di ragazzi dei centri sociali (si riconoscono anche Massimo Betti dell'Usb e l'ex Prc Tiziano Loreti). Quado Salvini è arrivato e ha cercato di entrare nel campo, l'auto è stata assalita a calci e pugni dagli antagonisti (FOTO) che gli hanno spaccato il lunotto posteriore e il parabrezza dell'auto (VIDEO). A quel punto, l'autista ha accelerato investendo due giovani che cercavano di fermare la vettura. Uno è salito coi piedi sul tetto. L'auto è fuggita seguita a piedi da manifestanti. Uno dei ragazzi è stato portato in ospedale ma non è ferito in maniera grave. Gli attivisti hanno poi provato e entrare nel campo ma i capi Sinti li hanno ringraziati ma invitati a non farlo.

Salvini intanto si è allontanato dalla zona e ha dichiarato: "Questo dimostra la democrazia di questi personaggi. I provocatori sono loro, non certo noi" (VIDEO). Il leader della Lega ha annunciato di aver rinunciato alla visita al campo di via Erbosa  e che terrà una conferenza stampa. Salvini ha pubblicato su Facebook una foto dell'interno dell'auto con i vetri spaccati e un commento:

Al termine di una mattinata convulsa, nella conferenza stampa seguita al 'corpo a corpo' con i centri sociali a pochi passi dal campo Sinti che avrebbe dovuto visitare a Bologna, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, annuncia una pioggia di denunce a carico dei contestatori che hanno accerchiato e danneggiato la sua auto. "Denuncero' anche tutti i cretini che su Facebook istigano alla violenza", aggiunge. "Questi li denunciamo tutti uno per uno", assicura Salvini, che incontra la stampa in un hotel vicino alla Fiera accompagnato dal candidato del Carroccio, Alan Fabbri, e dalla consigliera comunale Lucia Borgonzoni. In particolare l'europarlamentare cita un post di Loris Narda, uno degli investiti, di Bologna antifascista. "Chiedo lo sgombero e l'arresto immediato di questa persona", afferma. «Io in questo campo nomadi ci torno», ha poi annunciato Salvini. «È la prima volta in venti anni che mi capita una cosa del genere - ha aggiunto - C'è il Daspo ai tifosi, mi chiedo perché certa gente sia in giro per Bologna. Deve essere rinchiusa e va buttata la chiave».

Il presidente del Quartiere Navile Daniele Ara ha commentato: "Ha ottenuto quello che voleva, e' l'epilogo scontato di una settimana di provocazioni". Insomma, protesta Ara, "abbiamo perso tempo, abbiamo messo meta' delle forze dell'ordine di Bologna qua invece di fare cose piu' utili. E i centri sociali hanno ottenuto di far passare per vittima un razzista".

«Non è successo un qualcosa di grave per pura fortuna. Bastava non avere prontezza e finivamo sotto il cofano, abbiamo rischiato di finire con la testa sotto le ruote. Nostri modi non pacifici? La nostra è stata una reazione dopo che hanno buttato giù dieci persone. Per questa carognata, ci sarebbe stato un omicidio della macchina di Salvini. Parlano i video». È questa la versione di uno dei manifestanti investiti dall'auto del segretario della Lega a poco distanza dal campo Sinti che avrebbe dovuto visitare. «A breve andremo in ospedale a farci controllare - ha aggiunto il manifestante, Loris Narda dei collettivi antirazzisti di Bologna - Se proveranno a tornare saranno respinti».

"Bologna antirazzista e antifascista!". Si firma così una lettera collettiva «da parte delle realtà presenti oggi in via Erbosa». "Questa mattina - dice la nota - a Salvini e alla Lega Nord, come a Milano e altrove spalleggiati dai fascisti del terzo millennio di Casa Pound, sarebbe dunque piaciuto entrare nuovamente nel campo nomadi per dimostrare che loro possono andare dove vogliono e fare quello che pare loro. Ma così non è stato. A presidiare lo spazio insieme ai suoi abitanti c’era anche la Bologna antirazzista, quella Bologna che non si limita a rilasciare dichiarazioni ma pratica l’antifascismo in prima persona, senza delegar nulla a istituzioni sempre più solite a autorizzare manifestazioni di matrice xenofoba e omofoba».

La questura: "A Salvini era stata offerta la scorta" 

Alcuni responsabili dell’aggressione all’auto di Salvini sono gia’ stati individuati e saranno denunciati alla Procura. Lo dice in una nota la Questura di Bologna che spiega come e’ andata la giornata, sottolineando anche che a Salvini era stata offerta la scorta per entrare nel campo. Per la Questura si tratta di una “inqualificabile aggressione”. La contestazione, dice ancora la Questura, e’ avvenuta nel parcheggio dell’”Hippobingo” di via dell’Arcoveggio, “che dista piu’ di un chilometro dall’accesso prescelto per l’ingresso al campo nomadi di via Erbosa dove era diretto”. 

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