Giovedì 25 Aprile 2024

Colata di Idice, la frase incriminata: "La Conti vuole passare un guaio"

Ecco la frase che ha innescato l'inchiesta a San Lazzaro sulla colata da 582 alloggi bloccata dal sindaco: l'avrebbe pronunciata in Comune un professionista vicino al Pd. Più controlli dei carabinieri sull'abitazione del primo cittadino

Il sindaco Isabella Conti (foto Schicchi)

Il sindaco Isabella Conti (foto Schicchi)

Bologna, 2 gennaio 2015 - «Ma cosa intende fare questa? Vuole passare un guaio? Vuole che le capiti qualcosa?». Sono queste le frasi incriminate, cardine sul quale ruota la denuncia presentata un paio di settimane fa dal sindaco di San Lazzaro Isabella Conti e finita sul tavolo del procuratore aggiunto Valter Giovannini, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo conoscitivo (senza indagati né titoli di reato).

Come anticipato dal Carlino, il primo cittadino avrebbe riferito ai carabinieri di essere stata più volte oggetto di pressioni affinché ritornasse sui suoi passi. Ossia, non bloccasse il progetto del polo di Idice, un mega-insediamento urbano che prevede la realizzazione di 582 alloggi, una scuola e un centro sportivo. Pressioni esercitate anche da esponenti politici della sua stessa area d’appartenenza, il Pd.

A pronunciare la frase velatamente minacciosa, un professionista (non politico di mestiere) vicino al Pd che, alla fine dell’estate scorsa, di passaggio in municipio a San Lazzaro per altre faccende, l’avrebbe detta a una dipendente comunale che, a sua volta, l’ha riferita al sindaco. Già da agosto, però, il primo cittadino avrebbe subìto insistenze per invertire la marcia sulla ‘colata’ di Idice, progetto approvato dalla precedente amministrazione e della cui realizzazione si doveva occupare una cordata di cooperative, tra cui Coop Costruzioni, Palazzi Srl e Astrale Srl (in origine anche l’imolese Cesi, attualmente in liquidazione coatta). Cooperative che dopo lo stop al progetto, formalizzato a fine novembre, avevano protestato pubblicamente (e legittimamente), annunciando anche cause milionarie contro l’amministrazione. 

Una situazione tesa, insomma, con interessi pesantissimi di mezzo, ma, fin qui, niente di illegittimo. Il problema sono state invece le pressioni di terzi soggetti, vicini al mondo dell’imprenditoria e della politica, arrivate al sindaco. Queste avrebbero spinto la Conti a rivolgersi ai carabinieri per tutelare la sua persona, che riteneva in qualche modo in pericolo. Nessun provvedimento, dal punto di vista della tutela, è ancora stato assunto nei riguardi del giovane primo cittadino. Tuttavia, i militari dell’Arma hanno intensificato i controlli vicino alla sua abitazione e ai luoghi che frequenta abitualmente.

Una questione molto delicata, sulla quale la Procura sta indagando con scrupolo: nel fascicolo sono confluiti anche gli articoli di stampa sulla vicenda Idice apparsi appena dopo la denuncia sporta dal primo cittadino, dove compaiono nomi e cognomi precisi. E malgrado l’agitazione di questo ultimo periodo, la Conti (che si è consultata con un legale prima di agire, ma non ne ha nominato ancora uno) non molla: «Noi – ha detto parlando anche a nome della sua squadra – continuiamo a lavorare con abnegazione e impegno per il bene della comunità, andiamo avanti lucidi e concentrati».