Giostre vietate per la ‘pennichella’: "Ma i bambini hanno diritto di giocare"

San Lazzaro, l’ira dei genitori dopo l’ordinanza del Comune

STOP Il parco della Pace, interessato dalla misura del sindaco Conti Sopra, Lorella Pizzolo:  «E’ un regolamento ingiusto».  Sotto, Beatrice VitaliGreta Tavone (sopra) e Antonio Caporale: «Le risate dei bimbi non rovinano la quiete»

STOP Il parco della Pace, interessato dalla misura del sindaco Conti Sopra, Lorella Pizzolo: «E’ un regolamento ingiusto». Sotto, Beatrice VitaliGreta Tavone (sopra) e Antonio Caporale: «Le risate dei bimbi non rovinano la quiete»

Bologna, 22 settembre 2014 - Il divieto di utilizzo dei giochi per bambini nelle aree verdi e a ridosso della abitazioni, dalle 13 alle 16 e dalle 22 alle 8, appena entrato in vigore a San Lazzaro ha messo sul piede di guerra soprattutto genitori e nonni, assidui frequentatori dei giardini pubblici. L’ordinanza interessa solo le «attrezzature ludiche» che distano meno di 20 metri dalle abitazioni come avviene, per esempio, nel parco della Pace di via Galletta. Ed è proprio qui che cova la protesta.

«Tutte le cose dovrebbero essere regolate dal buon senso – commenta Antonio Caporale – e non credo che lo schiamazzo dei bambini sia un problema per la quiete pubblica». La nuova ordinanza, infatti, è stata approvata dopo che alcuni «cittadini hanno presentato diffide al Comune per disturbo della quiete causato dall’utilizzo di svariate attività», ha spiegato il sindaco Isabella Conti, che poi ha aggiunto: «In alcune regioni il Tribunale ha condannato il Comune e ci siamo tutelati con un’ordinanza in attesa di sapere dall’Arpa se esiste inquinamento acustico». Spiegazione che, secondo molti, non regge. «I giochi sono pubblici e limitarne l’uso è assurdo – spiega Beatrice Vitali –. In tanti portano figli e nipoti al parco fino alle 16. E’ un regolamento che non ha senso». Rincara Greta Tavone: «Ho una bambina e la porto spesso ai giardini. Credo che il Comune oltre a istallare i giochi debba preservarne l’utilizzo e che sia giusto multare chi li rovina e non chi li utilizza».

Più critica Lorella Pizzolo: «Non si può pensare di limitare l’utilizzo di scivoli e altalene nei parchi. I bambini hanno il diritto di divertirsi all’aperto, e nel pomeriggio non è possibile vietargli di giocare. Questa è una zona residenziale dove ci sono molto famiglie con figli, non credo sia un regolamento giusto». L’ordinanza sarà attiva non appena sarà installata la nuova segnaletica fuori dalle aree interessate e chi non rispetta i divieti rischia sanzioni da 25 a 500 euro.

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