Il fratello di Sandra Sandri: "Mia sorella sepolta a Loiano? Si aprirebbero nuove piste"

Intervista con Gabriele, il fratello della ragazzina di 11 anni scomparsa nel 1975: "Voglio la verità"

Il cimitero di Loiano

Il cimitero di Loiano

Loiano (Bologna), 3 luglio 2015 - DOPO ANNI di silenzio forse spunta un luogo preciso dove cercare il corpo di Sandra Sandri, la bambina di 11 anni svanita nel nulla il 7 aprile del 1975 (foto). Gli inquirenti, infatti, ritengono attendibilela testimonianza di una donna di 65 anni che l’anno scorso si è presentata in Questura, raccontando di una conversazione avvenuta fra alcuni uomini che parlavano del luogo in cui avevano seppellito la piccola Sandra.

Una notizia che lascia «allibito» il fratello della bambina, Gabriele Sandri.

Una donna avrebbe indicato il luogo esatto dove sarebbe stata seppellita sua sorella. Una notizia che potrebbe mettere la parola ‘fine’ ad anni di agonia...

«Sinceramente non so cosa pensare. Ho appreso la cosa dalla stampa e sono rimasto allibito, perché credo che la donna potesse parlare anche prima. Non riesco a capire la logica di questa persona. Se aveva paura di parlare poteva farlo in tanti modi in questi anni, anche in maniera anonima. Le persone che dicono essere coinvolte nella scomparsa di mia sorella non ci sono più da tempo. Pensavamo fosse un’altra bufala ma notiamo che in questa direzione tutti mostrano più attenzione rispetto a tutte le altre piste».

Circola voce che sua sorella possa essere stata seppellita in qualche frazione di Loiano, vicino a un cimitero. Le risulta?

«Anche se in questo momento sono disilluso per tutto quello che è successo in quarant’anni, e i tanti falsi indizi, non so cosa dire. Siamo alla finestra e guardiamo cosa succede. Speriamo solo che gli inquirenti trovino almeno qualche traccia che possa farci capire cosa sia successo. Si dice che i cadaveri parlino più delle persone, e se mia sorella è sepolta lassù speriamo solo che la trovino».

Prima della scomparsa, lei e sua sorella frequentavate la zona di Loiano?

«E’ una cittadina come tante altre intorno Bologna. Può essere che qualche volta ci siamo andati, così come in altri posti ma non è certo un luogo che frequentavamo assiduamente».

Conosceva o ha mai sentito parlare di Remo Soravia Gnocco, la persona che sembra possa essere seppellita fianco sua sorella?

«Ne ho solo sentito parlare qualche anno fa, sempre dalla stampa. Credo solo che se tutte le voci degli ultimi giorni fossero mai confermate si possa aprire uno nuovo scenario. Partiamo da un’ipotesi di omicidio forse commesso in un momento d’impeto a un omicidio premeditato, il che significa che non avremmo a che fare con un delinquente ma con una vera organizzazione, il che sarebbe molto più grave. Dopo 40 anni ho perso le speranze, ma dentro il cuore voglio che si arrivi solo alla verità».

La trasmissione Chi L’ha Visto ha mandato in onda una registrazione audio in cui si sente la voce di sua sorella. Che effetto le ha fatto?

«Colpisce sempre. Credo che da lì dovessero partire le indagini tanti anni fa. Quella era la pista da battere invece dell’allontanamento volontario».

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