Sanità, ecco i nuovi manager: svolta rosa

Ufficializzata in giunta la decisione del presidente Bonaccini: la Romagna si garantisce l'autonomia

Il grafico delle nuove nomine

Il grafico delle nuove nomine

Bologna, 23 febbraio 2015 - Sei donne su quindici top manager, due sole riconferme, sette direttori generali ex novo che quindi, in passato, non hanno mai ricoperto questo ruolo. La squadra del governatore Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale Sergio Venturi è fatta, è più rosa e più giovane. Cambia del tutto lo scenario disegnato, fino a pochi mesi fa, dai predecessori Vasco Errani e Carlo Lusenti. Attento ai ‘bilancini’ territoriali, Bonaccini questa volta ha ‘ceduto’ alle resistenze delle province solo in Romagna: in giunta l’ufficializzazione.

Bologna. Al policlinico Sant’Orsola-Malpighi vince l’Università, che chiedeva continuità. Il direttore sanitario e facente funzioni Mario Cavalli viene promosso direttore generale. All’Ausl la sorpresona: per la prima volta la guida viene affidata a una donna e questa donna è Chiara Gibertoni. Medico e manager, 49 anni da compiere, arriva dal Sant’Orsola dove coordinava gli staff a stretto contatto con Venturi. Gibertoni prenderà il posto di Francesco Ripa di Meana, che ha imboccato la strada dell’Istituto ortopedico Rizzoli. Resta da definire chi guiderà l’agenzia sanitaria regionale all’uscita di Roberto Grilli, fra qualche mese.

Modena. Le tensioni che hanno coinvolto il sindaco Muzzarelli e il rettore dell’Ateneo si risolvono con l’addio di Licia Petropulacos. Ma non è una diminutio per la timoniera del Policlinico: andrà a dirigere in Regione l’assessorato regionale a stretto contatto con Venturi. Al suo posto arriva da Reggio Emilia Ivan Trenti, fidato di Bonaccini. Al vertice dell’Ausl modenese siederà invece Massimo Annicchiarico, direttore sanitario di quella bolognese.

Reggio Emilia. Al posto di Trenti a Santa Maria Nuova sbarca Antonella Messori, giovane direttore del presidio ospedaliero dell’Ausl reggiana, dove invece viene confermato Fausto Nicolini. Ormai segnato il percorso che, in pochi anni, porterà all’unificazione delle due aziende.

Romagna. La sorpresa è servita e ha il nome di Marcello Tonini. Il misanese, direttore dell’Ausl di Rimini fino alla chiusura di qualche anno fa, sarà il capo della maxi Ausl romagnola che tanto fa fibrillare i sindaci. Bloccati i nomi proposti da Bologna: gli altri suggeriti dal territorio erano stati quelli di Andrea Des Dorides e Tiziano Carradori. L’istituto dei tumori di Meldola per ora avrà un facente funzione.

Ferrara. La voce dei giorni scorsi viene confermata: Tiziano Carradori (verso il processo per il caso Hesperia, una brutta storia di favori a cliniche private) perde la direzione del prestigioso assessorato regionale alla sanità e approderà all’azienda ospedaliero-universitaria ferrarese che si occupa del tormentone Cona. All’Ausl, invece, viene scelta una donna: si tratta di Paola Bardasi, centese e già direttrice amministrativa. Sul suo nome si sono compattati gli amministratori del territorio ed è stata superata la concorrenza del manager Edgardo Contato.

Imola. Viene riconfermata Maria Lazzarato, ma fra due anni (quando la direttrice andrà in pensione) l’Ausl sarà quasi certamente inglobata da quella di Bologna.

Parma. Elena Saccenti guiderà l’Ausl, mentre Massimo Fabi viene promosso e dal territorio passa alla guida del Policlinico.

Piacenza. Come direttore generale arriva l’attuale direttore amministrativo dell’Ausl di Bologna Luca Baldino. La sua posizione è delicata, in quanto Baldino era anche dipendente della stessa Ausl e ora servirà un passaggio amministrativo.

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