Bologna, 11 dicembre 2014 - La rivoluzione digitale è arrivata anche nel mondo della moda e ha uno dei suoi avamposti al civico 34 di via Nosadella, nel centro di Bologna. E’ qui che è nata ‘Sartorias’ (www.sartorias.com/it), una startup che vuole stravolgere il concetto di shopping online. Come? ‘Sartorias’ è una piattaforma che permette di aggiungere un personal shopper a qualsiasi tipo di sito di e-commerce, con una particolare predisposizione per quei settori che hanno nei consigli un valore aggiunto. “L’acquisto online sta avendo sempre più appeal, ma nel mondo della moda, a differenza di tanti altri campi, c’è ancora un gap enorme tra il negozio vero e quello su internet: nel primo il cliente è coccolato, nel secondo è da solo “, spiega Andrea Lelli, socio e front-man di questa nuova startup nata da una costola di Koinema, uno studio di design digitale con dieci anni di esperienza in progetti di successo per il settore moda e che vanta tra i clienti nomi come Dolce&Gabbana e Versace.
Qual è la rivoluzione di ‘Sartorias’?
“All’azienda che adotta ‘Sartorias’ noi chiediamo tutte le informazioni sui loro prodotti (nomi, immagini, ecc.), poi diamo agli stylist una vera e propria consolle con cui ricevere le richieste dei clienti”.
In pratica per un utente sarà come avere davanti una persona che lo aiuta?
“Esattamente. Un cliente entra nel sito e dà tutte le info sulla propria corporatura e sull’occasione per cui sta cercando un vestito (serata di gala, festa, matrimonio): da quel momento si apre una conversazione con lo stylist”
E chi saranno questi stylist?
“Persone che l’azienda stessa sceglie al suo interno: commessi o dipendenti che abbiano tutto il know how sulla collezione e sulle tendenze del momento. Oppure possono essere coinvolti soggetti particolarmente noti nel campo della moda: degli stylist temporanei, come celebrità o famosi fashion-blogger”
Un cliente potrà scegliere lo stesso stylist?
“Certo, perché uno degli obiettivi di ‘Sartorias’ è proprio fidelizzare il cliente, ricostruire la fiducia che si ha in un negozio vero”
Come viene visto l’e-commerce nel mondo dei grandi stilisti?
“All’inizio avere un e-commerce sembrava quasi cheap, un qualcosa che svilisse il valore del brand. Poi, pian piano, si è cominciato a pensare prima che fosse necessario, poi addirittura conveniente. E adesso hanno deciso di puntarci forte”
Perché dovrei acquistare online e non in negozio?
“Intanto è una questione di comodità: se non vivi a Milano, magari non trovi facilmente un negozio monomarca con tutta la linea disponibile e allora vai sul sito. Poi c’è il risparmio di tempo, con spese di spedizione che, oltre una certa cifra, sono azzerate”
E perché le aziende dovrebbero adottare ‘Sartorias’?
“Per quattro motivi: attrarre nuovi clienti; favorire il cosiddetto upselling, cioè convincere una persona ad acquistare anche altri prodotti oltre a quello che stava cercando; fare un’operazione di marketing e, in ultimo, migliorare l’esperienza dell’utente e la loro fedeltà all’e-commerce”.
‘Sartorias’ è un team giovane, formato da cinque persone: oltre ad Andrea Lelli, ci sono Matteo La Rosa (commerciale), Stefan Manastirliu (user experience), Federico Panciroli e Nicola Poluzzi (sviluppo). A ottobre il progetto è stato presentato a ‘Decoded Fashion’, l’evento internazionale di Milano dedicato a moda e digitale. Il team ha già avuto richieste da clienti del lusso, dall’alta moda e dal mondo del turismo.
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