La Scienza Medica alza il sipario sui segreti della nostra vita

Via al Festival: quattro giorni di eventi in quindici luoghi diversi della città Attesi quattro premi Nobel e tanti eventi per i più piccoli

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Bologna, 19 Maggio 2016 - Si alza il sipario ed è subito sorpresa: accanto ai Nobel e ai luminari della medicina e di altre discipline, per primi entrano in campo i bambini. Sì, la seconda edizione del Festival della Scienza medica chiama a raccolta gli scolari di IV e V elementare con una lezione di anatomia molto particolare. «E’ uno spettacolo – spiega Cristina Francucci, docente all’Accademia di Belle Arti – dove un’attrice, Giulia Quadrelli, nei panni di una bizzarra dottoressa, mette in scena una lezione anatomica, ma al posto di un cadavere ha un manichino, prestato dalla Scuola di medicina e chirurgia del Sant’Orsola». Nel Teatro anatomico dell’Archiginnasio oggi, dalle 8,45, si alterneranno momenti divertenti ad altri seri: dal manichino, chiamato il signor Ugo, saranno estratti modellini di organi prestati dal Dipartimento di Scienze anatomiche, ma poi gli verranno fatti indossare pure occhiali e ciabatte.

«L’incontro è costruito in modo da coinvolgere i bambini che rispondono alle domande della dottoressa e alcuni vengono chiamati a rappresentare degli organi – spiega Francucci, esperta di comunicazione e didattica dell’arte –. Sarà un’ora dedicata alla scoperta del corpo umano, tra arte e scienza, per conoscere in modo creativo l’anatomia e infatti sarà presente anche Maria Vittoria Bucchi, mediatore artistico». Oggi sono in programma due turni di lezione e altri e due domani, sabato alle 16 ci sarà una lezione per le famiglie e un’altra domenica alle 10,30. Occasione speciale anche per gli studenti delle medie: oggi, inizio alle 9,45, e ancora domani e sabato, ‘Tra la vita e la morte, studio e pratica della medicina di un tempo’, visita animata che in Santa Maria della Vita ripercorre i primi luoghi dedicati alla cura dei malati e allo studio della medicina, raggiungendo l’Archiginnasio. Sabato, alle 11,30, visita aperta a genitori e adolescenti dai 10 ai 14 anni: è consentita la partecipazione a 30 persone, bisogna prenotarsi al 338-4795328, dalle 16 alle 18 di domani. Per gli studenti delle superiori a Palazzo Re Enzo oggi, alle 10, lezione sui vaccini e domani sugli antinfiammatori.

Farà riflettere l’intervento di Giuseppe Remuzzi, direttore del Dipartimento di Medicina dell’ospedale di Bergamo, oggi alle 10,30, allo Stabat Mater. Nella relazione ‘Perché il medico deve dire la verità ai bambini’ Remuzzi propone indicazioni precise. Come ci si deve comportare con bambini e adolescenti colpiti da malattie gravi o gravissime? «Per i medici c’è una regola non scritta fatta di tre disposizioni soltanto – osserva Remuzzi –: la prima, mai parlare ai bambini della loro malattia; la seconda, non rispondere a domande sulla diagnosi e su cosa può succedere dopo; la terza, mai e poi mai affrontare l’argomento della morte e del morire. In una parola ai bambini si deve mentire. ‘Perché i bambini malati di tumore non parlano?’ ci si è chiesti. Forse perché sanno che fare domande ai dottori non serve e così stanno in silenzio. É un silenzio che fa paura». E allora i medici dovranno dare spazio alla loro sensibilità e al dialogo. Alle 11, nella Sala degli Atti, ‘Visita in corsia. Reparto di Pediatria’ con i professori Giacomo Faldella e Andrea Pession: tour tra letti d’ospedale, con giovani studenti nella parte dei pazienti.

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