"Sconto in bolletta": quando lo squalo bussa alla porta

Massimo Gagliardi

Massimo Gagliardi

Bologna, 2 settembre 2014 - La concorrenza sta trasformando noi cittadini in cavie da sottoporre a qualsiasi tortura. Società di ogni genere, ma soprattutto di telefonia e servizi vari (acqua, gas, elettricità) ci tempestano di telefonate. E non parlo dei truffatori, dei finti ‘lettori’ del gas o di tanta altra gente che gira per le nostre case pur di spillarci dei soldi.

Amleto Santini

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino Massimo Gagliardi

Al di là di tutte le possibili azioni o class action da promuovere con associazioni dei consumatori o presso le competenti Authority, personalmente al telefono uso una sola tecnica: «Grazie, no». Cosa diversa è quando suonano alla porta. Ieri ho aperto a un ragazzo in cravatta con tanto di tesserino. Mi ha chiesto una bolletta del gas per verificare se potessi «usufruire di uno sconto». Era un po’ confuso ma volevo capire dove andasse a parare. Gli ho domandato per chi lavorasse e, dopo, lui mi ha chiesto una bolletta della luce, un documento («devo scrivere, le spiace se mi siedo?») e l’Iban. Mi insospettisco e chiedo io il suo documento. «Posso aver dell’acqua?». Alla fine mi chiede di firmare una stipula. Insomma, le sue società sono verissime; voleva farmi cambiare fornitore. A mia insaputa.

massimo.gagliardi@ilcarlino.net

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