Scontri in centro, 19 feriti tra le forze dell'ordine. Presidio di Hobo per la liberazione del manifestante arrestato

Il collettivo si radunerà domani in piazza San Domenico. Il sindaco Virginio Merola: "Quello che è accaduto non ha nulla a che fare con l'antifascismo anzi, ne è la sua negazione" FOTO Lancio di razzi e manganellate: scene di guerriglia in centro

Bologna, scontri tra antagonisti e polizia: scene di guerriglia in centro

Bologna, scontri tra antagonisti e polizia: scene di guerriglia in centro

Bologna, 19 ottobre 2014 - A quanto si apprende sarà processato domani mattina per direttissima il manifestante fermato e arrestato ieri dalla Polizia, con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, durante gli scontri fra antagonisti e forze dell'ordine nel cuore a Bologna (FOTO - VIDEO).

Il bilancio del pomeriggio di guerriglia urbana tra polizia e un corteo dei centri sociali deciso a contestare, prima, il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco e, poi, un presidio di Forza Nuova, è stato di due feriti tra i manifestanti e diciannove feriti tra le forze dell'ordine. Si tratta di sei carabinieri, con prognosi tra 2 e 20 giorni, e 13 poliziotti, tra i 7 e i 12 per perforazione del timpano a causa dello scoppio di numerosi grossi petardi e bombe carta. Intanto è stato dimesso il funzionario di Polizia ricoverato dopo essere stato colpito al petto da un ordigno rudimentale. Al funzionario dovranno essere valutati eventuali disagi al sistema uditivo.

Sugli scontri di ieri interviene il collettivo Hobo, una delle realtà che ha partecipato al corteo, che annuncia un "presidio di solidarieta'" domani, "in piazza San Domenico a partire dalle 10 per l'immediata liberazione di Teo", il manifestante arrestato con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale" e alle 11.30 una conferenza stampa per spiegare perché la Bologna antifascista non si processa"In un passaggio della nota intitolata ' Bologna libera, Teo libero', il collettivo scrive che "ieri è stata una grande e importante giornata per la Bologna antifascista, antirazzista, antisessista, anticapitalista". 

Quanto accaduto ieri a Bologna con gli scontri tra forze dell'ordine e centri sociali decisi a contestare, prima, il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco e, poi, raggiungere un presidio di Forza Nuova "non ha nulla a che fare con l'antifascismo anzi, ne è la sua negazione: è in atto una grave deriva di sopraffazione e di violenza contro la quale occorre reagire con fermezza e senza indugi". E' la replica del sindaco di Bologna, Virginio Merola.

"Ieri la città - continua il primo cittadino - ha subito una aggressione violenta e ingiustificata - osserva -: le forze dell'ordine sono state sottoposte ad assalti premeditati ed organizzati, ancora una volta agenti di Polizia e Carabinieri hanno riportato ferite solo per assicurare l'ordine pubblico e il diritto costituzionale di manifestare il proprio pensiero, così come non è nemmeno giustificabile che l'espressione del dissenso nei confronti di Forza Nuova, che nella città Medaglia d'Oro della Resistenza non dovrebbe neppure trovare casa, sfoci in guerriglia urbana".

Il sindaco poi si dice "certo che la magistratura saprà valutare questi reati nella loro gravità, a chiederlo è l'intera città". Da parte del Comune, prosegue Merola, "valuteremo le convenzioni in essere con le sigle che risulteranno essere state parte attiva negli scontri di ieri, perché non può essere tollerato che il Comune abbia rapporti con associazioni che praticano violenza ed illegalità. La libertà di opinione non ha niente a che fare con la violenza - chiosa il sindaco di Bologna -: mi auguro che le forze democratiche di questa città sappiano coinvolgere i cittadini nell'esprimere solidarietà alle forze dell'ordine e ferma condanna nei confronti di chi ha compiuto queste violenze senza giustificarle".

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