Giovedì 25 Aprile 2024

Università, scontri tra attivisti di Hobo e polizia alla Spisa: assedio al ministro Madia

I ragazzi dei collettivi hanno cercato di far irruzione alla scuola di specializzazione. Il ministro Madia: "Abbiamo rimandato la cerimonia per evitare strumentalizzazioni". Lancio di oggetti e manganellate: feriti sette poliziotti e una studentessa di Hobo VIDEO - FOTO

Università, scontri tra attivisti e polizia (Schicchi)

Università, scontri tra attivisti e polizia (Schicchi)

Bologna, 12 dicembre 2014 - Scontri tra polizia e collettivi (FOTO in via Belmeloro 10 dove era in programma l'inaugurazione dell'anno accademico della Spisa, la Scuola di specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica dell'Alma Mater, alla presenza del ministro Marianna Madia. L'inizio dell'appuntamento è stato ritardato a causa del tentativo da parte di alcune attivisti riconducibili  al collettivo Hobo di fare irruzione all'interno e contestare il ministro per la pubblica amministrazione.  

La polizia gli ha impedito l'ingresso: sono volati oggetti da parte dei manifestanti contro le forze dell'ordine che hanno risposto con le manganellate (VIDEO) . Una studentessa e alcuni agenti sarebbero rimasti feriti. A quanto si apprende l'inaugurazione, alla presenza del rettore Ivano Dionigi e di altre autorità cittadine, è stata sospesa.

Dopo gli scontri i manifestanti hanno deciso di allontanarsi e si sono spostati con un breve corteo in zona universitaria, concludendo in piazza Verdi. A quanto si apprende, la cerimonia è stata interrotta e il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, non ha avuto modo di fare la sua prolusione. C'é stato giusto il tempo per l'introduzione del rettore Ivano Dionigi. Poi, a metà dell'intervento del direttore della Spisa, Franco Mastragostino, è arrivato il collettivo che ha tentato di entrare. 

Dopo la contestazione dei collettivi studenteschi «abbiamo pensato tutti assieme e io sono stata d'accordo, di consegnare i diplomi e di rimandare la giornata per evitare qualunque tipo di strumentalizzazione rispetto a un appuntamento che avevamo fissato da molto tempo». Così il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, uscendo dall'edificio dell'Università. «Non c'era alcun intento che capitasse quello che è successo - ha aggiunto il ministro -. Sono venuta perché ci sono ragazzi, eccellenze che oggi da tutta Italia sono arrivate per ritirare un diploma».

"La decisione di sospendere la cerimonia - alla quale erano invitate le famiglie dei circa 60 studenti - è stata presa, ha spiegato Madia, «quando ho visto che la giornata non poteva svolgersi serenamente come molti mesi fa avevamo pensato che potesse svolgersi". I diplomi sono stati poi consegnati dal ministro in un'aula della Scuola di specializzazione in forma strettamente privata. 

Dall'Alma Mater precisano che si trattava di un evento a invito, non aperto al pubblico (al termine era prevista la consegna dei diplomi agli specialisti dell'anno accademico 2013-2014), e che nel tentativo di entrare i ragazzi dei collettivi avrebbero danneggiato la porta d'ingresso principale dell'edificio di via Belmeloro. Dopo essere stati respinti dalla Polizia, alcuni manifestanti avrebbero provato anche a entrare dalle finestre. A causa degli scontri, riferiscono ancora dall'Ateneo, "il ministro Madia ha ritenuto opportuno interrompere la cerimonia", che sarà rinviata a data da destinarsi.

Prima di allontanarsi i manifestanti, una trentina e per lo più appartenenti al collettivo Hobo, si sono fronteggiati per diversi minuti con i cordoni della polizia scandendo cori: da "Fuori i mafiosi dall'Università" a "Marianna non parla piu'". Scritte contro il Pd e gli agenti sono comparse sui muri dell'edificio. Alcuni testimoni, mostrando un video girato con i cellulari, confermano che una studentessa è rimasta ferita ad un polso ed è stata portata via in ambulanza: "Il polso sarà sicuramente fratturato perché piangeva dal dolore", riferisce un'altra manifestante.

Nel tafferuglio di Bologna con un gruppetto di antagonisti sono rimasti contusi sei agenti e un funzionario di polizia. All'interno era presente il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e c'era anche il Prefetto di Bologna Ennio Mario Sodano. «È incredibile la pervicacia di alcuni gruppi nel cercare lo scontro» ha detto il procuratore aggiunto, Valter Giovannini.