Scuola, via agli esami di riparazione. I prof: "Pretendiamo studio e serietà"

Sono almeno 2.300 gli studenti chiamati alla prova finale di settembre

Esami di riparazione (foto Schicchi)

Esami di riparazione (foto Schicchi)

Bologna, 2 settembre 2014 - Fogli protocollo e libri aperti per i quasi 2.300 studenti che, trascorsa l’estate sgobbando sui libri, ieri sono tornati in classe per gli esami di riparazione. E i caduti, ancorché pochissimi, non mancheranno. «Non sono esami farsa — precisa con forza la preside del liceo Galvani, Sofia Gallo, con 268 studenti sui banchi questa settimana —. I professori seguono da vicino i loro alunni fin da subito, all’indomani dello scrutinio».

Un inizio con il botto per quasi tutti. Fa eccezione l’Iis Manfredi Tanari che, per i suoi 80 rimandati, ha fatto suonare la campanella il 29 agosto (la normativa impone gli esami ad agosto, ma appellandosi a motivi didattico-organizzativi tutti slittano a settembre).

Già perché questa tornata di quiz-temi-problemi si caratterizza per la rapidità: nel giro di una settimana o poco più esami-scrutini e tabelloni vengono archiviati. Altra curiosità: la sessione extra di scritto-orale, solo scritto o solo orale (ogni Collegio di docenti sceglie, in base alla materia) di ieri pomeriggio all’Iis Belluzzi Fioravanti (460 sospesi di cui 400 al tecnico Belluzzi e 60 al professionale Fioravanti) e all’Iis Pier Crescenzi Pacinotti (187 esaminandi) dove in mattina si è tenuto il primo Collegio dei docenti e il pomeriggio sono scattati gli esami.

A pari merito guidano la top ten delle materie-bestie nere: matematica e fisica. Con buoni piazzamenti, nel caso del classico, del greco o del latino, ma anche dell’inglese. «Pretendiamo molto anche per queste discipline non solo da quelle di indirizzo», spiega il vice preside Pietro Aceto.

CORSI di recupero veri e propri oppure, sportelli: ogni istituto decide il modello di iniezioni massicce di esercizi. Motivo della cernita, i costi: un’ora di recupero è pagata 51 euro lordi, mentre uno sportello 37 euro lordi l’ora. «Quest’anno abbiamo organizzato corsi di recupero e sportelli per tutte le materie», spiega la preside del liceo Copernico, Antonella Agostini (circa 300 rimandati). In genere gli sportelli sono poi il punto di partenza per uno studio individuale. Cambia strategia il liceo Fermi con 324 rimandati (339 lo scorso anno): il recupero o meglio lo studio assistito è fatto, durante l’anno, dai ragazzi più grandi: si chiama tutoraggio. E così in via Mazzini calano i bocciati e rimandati. Al liceo Minghetti, i 200 ragazzi sono stati sottoposti a un vero tour de force: corsi, ripassi per arrivare alla simulazione dell’esame la settimana scorsa. «Se sono preparati non devono temere nulla — osserva il preside Fabio Gambetti —, altrimenti ...». E’ tutta da giocare. Alle Aldini Valeriani Sirani (243 rimandati al tecnico, 45 al Sirani e 83 al professionale), sui banchi coloro che stan sospesi ci sono tornati a luglio e ad agosto. «Qui si deve solo studiare: siamo alle Aldini», ammette con orgoglio il preside Salvatore Grillo.

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