Scuola, in arrivo altri 150 bambini stranieri

L’appello dei presidi: "Basta un banco in più a classe"

I presidi delle scuole-polo nell’uffico del Provveditore

I presidi delle scuole-polo nell’uffico del Provveditore

Bologna, 28 agosto 2015 - Si trovano i banchi per i 77 bambini con la valigia in mano. E si apre la caccia alla sedia per i 146 (a stare bassi) che arriveranno, da qui a qualche mese, in città sempre a seguito dei ricongiungimenti familiari. E se il Provveditorato si dà da fare trovando maestri per garantire il diritto all’istruzione a questi ‘viaggiatori internazionali’, il Comune tace. Da notare che al Palazzo, in qualità di padrone di casa, spetta l’onere di trovare i muri. O per lo meno soluzioni adatte ad accoglierli tutti. Come può essere la proposta del preside dell’istituto comprensivo 5, Domenico Altamura «di chiedere al Prefetto e poi ai Vigili del fuoco una modifica delle capienze e quindi del certificato prevenzione incendi tale da permettere di inserire, in deroga, un bimbo in più per ogni aula». Il che, facendo i conti della serva, spiega il dirigente, «al comprensivo 5 che ha trenta classi, permetterebbe di avere trenta posti in più con i quali garantirei un’istruzione a tutti i ragazzini che, anche nei prossimi mesi, verranno da noi» dopo aver ritrovato qui mamme e papà.

Una soluzione avanzata durante l’incontro in Provveditorato con le scuole-polo (Ic 1, Ic 5, Ic 7, Ic 12 e Cpia-Ic 10), presente un Comune silente; scuole deputate a gestire questo flusso costante e continuo di nuovi alunni non italiani. «Sono contento al cinquanta per cento», confida all’uscita Altamura che, tra luglio e agosto, si è ritrovato con 40 ragazzini alla ricerca del banco perduto. Per loro, ma anche per i 13 a spasso di Borgo Panigale e i 24 del Savena, via Castagnoli ha rotto il salvadanaio, mettendo in cattedra risorse aggiuntive. «Autorizzeremo due prime elementari in più – annuncia il provveditore Giovanni Schiavone -: una alle Casaralta (Navile) e una alle Aldo Moro (Borgo Panigale). Con l’aggiunta, qualora ve ne fosse bisogno, di una prima media al Savena», poiché questi studenti internazionali sono di età varia: in genere dai sei agli undici-dodici anni.

«Con queste classi in più – prosegue il Provveditore – potremo accogliere tutti, e sono certo rimarranno anche dei posti disponibili» Si tampona l’emergenza, dunque, senza risolvere il nodo di chi deve andare in seconda o in terza, ad esempio. «Questo – osserva Schiavone – è il vero problema: non possiamo certo sdoppiare classi alle elementari o alle medie per due o tre alunni». Ecco perché l’unica strada percorribile, anche perché abbastanza immediata, sembra essere l’incremento delle capienze per aula. Un’esigenza pressoché inderogabile tenuto conto che, secondo la Prefettura, sono 146 i ragazzini in viaggio verso la città. «E in genere la loro stima è bassa di un terzo: l’anno scorso mi hanno detto che me ne sarebbero arrivati 30, alla fine erano più di cento», ammette Altamura.

E, comunque, dei 146, 15 sono diretti all’Ic 1; 51 al quinto; 28 al settimo; 36 al dodicesimo e 16 al Cpia-Ic 10. «Stiamo facendo un lavoro di monitoraggio minuzioso – conclude Schiavone –. Così da essere in grado di sapere a quale classe, e dove, lo studente deve essere assegnato. Siamo al lavoro e sono certo individueremo una soluzione per tutti».

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