Se ai nostri alunni non diamo i banchi chiudiamo le scuole

Massimo Gagliardi

Massimo Gagliardi

Bologna, 19 settembre 2014 - VENENDO a conoscenza del fatto che in alcune scuole (come l’Istituto Sabin di Bologna) addirittura mancano i banchi per gli alunni, non si può evitare di ritornare su quanto detto appena installato dal pinocchio fiorentino a proposito della riqualificazione degli edifici scolastici: aria fritta! Paolo Ugolini

Risponde il vicedirettore del Resto del Carlino Massimo Gagliardi

IL CASO del liceo Sabin di Bologna è davvero eclatante: se nel 2004 non riusciamo a dare i banchi ai nostri alunni, è meglio che chiudiamo bottega. Il caso è significativo perché riguarda il tema delle Province, sopresse, mai sparite e con funzioni attribuite a non si sa chi. Roba da romanzo russo dell’Ottocento. I banchi in quel liceo doveva acquistarli la Provincia. L’assessore competente prima si è giustificata col taglio dei fondi poi ha detto che con una variazione di bilancio sono stati trovati, il 4 settembre. E quindi si capisce il perché del ritardo. Domanda stupida: non ci si poteva pensare prima? Insomma: sbaglierà Renzi, sarà colpa dello Stato, sarà colpa della burocrazia ma alla fine per ogni colpa c’è sempre un colpevole. Basterebbe assumersene le responsabilità e trarne le conseguenze. massimo.gagliardi@ilcarlino.net

 

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