Martedì 16 Aprile 2024

L’addio di Roberto Mancini a Sergio Isabella: "Lottare tutti contro la Sla"

Il tecnico saluta l’ex rossoblù. Commossi anche Pagliuca e Treggia

Roberto Mancini e Pierpaolo Bisoli ad un torneo di beneficenza per Sergio Isabella (FotoSchicchi)

TRIANGOLARE CALCIO A CASTENASO PER SERGIO ISABELLA NELLA FOTO MANCINI E BISOLI.

Bologna, 19 dicembre 2014 - Si è dovuto arrendere, dopo otto anni di lotta e tormento. Tanto è passato da quando, a Formentera, dove gestiva un ristorante, tutto iniziò con la perdita di sensibilità prima in un braccio. Sergio Isabella (foto) se n’è andato a 45 anni, lasciando la moglie Anna e la figlia Angelica e i fratelli Mario e Caterina, portato via da una malattia che non perdona: la Sla. Domani mattina, tra le 8 e le 9.15, sarà allestita la camera ardente all’ospedale Bellaria, mentre la cerimonia funebre si terrà alle ore 10 nella chiesa di San Lorenzo, in via Mazzoni 8 a Bologna.

C’è da scommettere che saranno tanti gli amici che andranno a salutarlo per un’ultima volta. Di sicuro non mancherà una rappresentanza del Bologna, con Tacopiana e Saputo che ieri hanno espresso le condoglianze ai familiari tramite il sito del club. Perché attorno a Sergio, ex calciatore cresciuto nel settore giovanile del Bologna e ricoverato a Villa Negrisoli dal marzo 2010, si erano raccolte davvero un’infinità di persone. Roberto Mancini arrivò da Manchester per una partita benefica in suo nome nel maggio del 2011, fresco vincitore della FA Cup con il City: "E’ una brutta notizia, il pensiero va alla famiglia. Dobbiamo tutti lottare contro questa malattia", è stato il pensiero del tecnico dell’Inter.

A coinvolgere Mancio, fu l’associazione ‘Gli Amici di Sergio’, nata nello stesso anno per raccogliere fondi necessari per sostenere le cure di Isabella e ha coinvolto, negli anni, dall’attore Zingaretti ai comico Giacobazzi, fino al maestro Fio Zanotti, solo per fare alcuni nomi. E tantissimi personaggi del mondo del calcio. Da Maurizio Ganz a Franco Colomba, fino a Casiraghi, Maifredi, Portanova. Tra i più affezionati, Gianluca Pagliuca, suo ex compagno ai tempi della Primavera rossoblù: "Sarei dovuto andare lunedì a trovarlo, invece...Spero abbia smesso di soffrire. Sergio ha sempre avuto una gran voglia di vivere, da ragazzo era un ‘matto’ e non ha perso la gioia neppure con la malattia. Ultimamente, però, quella maledetta della ‘stronza’ (epiteto della Sla reso noto da Stefano Borgonovo, ndr) lo aveva proprio consumato".

Un commento commosso arriva anche da Claudio Treggia, uno degli amici della prima ora, insieme ad Allori: "Mi mancherà il suo sguardo, ma la nostra missione non è finita: trasformeremo il suo ricordo in azioni positive". Commosso è anche Fabio Bazzani: "Sergio aveva giocato nel mio Mezzolara tanti anni fa e sono andato diverse volte a trovarlo insieme a dirigenti del club: la forza e la serenità con cui ha sempre combattuto rimarranno il suo grande insegnamento".