Il sindaco promuove Strada Maggiore pedonale: “Basta vederla senza smog..."

Merola: “Tutti hanno potuto toccare con mano cosa significherebbe quindi procediamo al confronto”

Il sindaco e gli assessori in Strada Maggiore (Fotoschicchi)

Il sindaco e gli assessori in Strada Maggiore (Fotoschicchi)

Bologna, 1 ottobre 2014 - Al sindaco di Bologna, Virginio Merola, l'ipotesi di una Strada Maggiore riservata ai pedoni piace. "Utilizzare in modo diverso e in tempi diversi lo spazio urbano per creare occasioni non solo di pedonalizzazione, ma anche di valorizzazione commerciale e di spazi della città che normalmente hanno un altro uso - dichiara il primo cittadino - è un'idea che dovremmo tutti insieme mettere a fuoco meglio". E' un fatto molto positivo". Anche per Strada Maggiore? "Sì, anche su Strada Maggiore. A vederla oggi - afferma Merola - tutti hanno potuto toccare con mano cosa significherebbe una strada libera dal rumore e dall'inquinamento.Detto questo, procediamo nel confronto per fare ulteriori passi avanti". Merola è intervenuto sul tema questa mattina, a margine della proclamazione del Consiglio metropolitano. "Evidentemente la questione dei T-Days si è consolidata, riscontra il favore della popolazione e ha prodotto dei risultati positivi", sottolinea il sindaco.

"Ci mettiamo finalmente alle spalle le contrapposizioni" e "vedo un nuovo atteggiamento, ormai da tempo, per quanto riguarda l'associazione dei commercianti. Si è instaurato - rileva Merola - un forte spirito di collaborazione". In questo senso, "proposte di ulteriori T-Days le viviamo volentieri, quindi andiamo avanti in questo confronto sapendo i cantieri, con tutti i disagi che hanno dato, sono anche l'occasione - sottolinea il primo cittadino - per darci il tempo di riflettere su come organizzare al meglio non solo i T-Days, ma la vivibilità del nostro centro storico". Su questo terreno, "Bologna sta dando un buon esempio di buona pratica", continua Merola, dopo che "per anni siamo entrati in conflitto sull'uso dello spazio", con la città che si chiedeva "se tutto andasse pedonalizzato o no o dove devono passare i mezzi pubblici".

Oggi, invece, "questa esperienza dei T-Days ci sta dando una risorsa strategica che secondo me dobbiamo saper valorizzare insieme", è il messaggio di Merola. "Non c'è solo un tema di uso degli spazi, c'e' un tema di tempi. Il fatto che si sia immaginato che per un determinato periodo un insieme di strade ha un'altra priorità e diventa pedonale - ragiona il sindaco - è un elemento di flessibilità che abbiamo introdotto nell'organizzazione della nostra vita di comunita' e al quale dovremmo tutti dedicare maggior attenzione e maggior valore". Non è un caso, aggiunge Merola, che "i quartieri siano subissati da domande di T-Days locali e che ci sia su questo un forte rapporto con le associazioni dei commercianti". Detto questo, "magari cerchiamo di sincronizzare meglio le iniziative, perché in città ne vedo tantissime". Si può dunque pensare ad una "programmazione migliore delle iniziative, perché non sempre è necessario che si accavallino".

Ad ogni modo, "c'é un forte protagonismo di iniziative culturali e sportive di ogni tipo che va sostenuto", conclude il sindaco. In realtà, qualche resistenza tra i rappresentanti dei commercianti ancora si registra. "Se da un lato è un bene per gli anziani poter camminare con tranquillità nelle strade bolognesi chiuse al traffico, dall'altro è indubbio che ci sia un problema di mobilità legato al fatto di non poter usare le automobili", dichiara ad esempio Medardo Montaguti, presidente della consulta provinciale di Ascom, oggi a margine della presentazione dell'open day dell'Associazione delle strutture per la terza età (Anaste). "Spesso si fa l'esempio di altre città europee che chiudono al traffico il centro storico ma, rispetto per esempio a Bruxelles - aggiunge Montaguti - Bologna ha un centro enorme e anche questo aspetto va considerato".

L'impressione è che "queste chiusure al traffico siano poco ragionate", conclude il rappresentante di Ascom. Un esempio su tutti? "La chiusura di via Volturno taglia praticamente in due la città, costringendo i residenti a fare lunghi giri per poter raggiungere le proprie abitazioni o luoghi di lavoro. Tant'e' che i residenti stanno raccogliendo delle firme contro la pedonalizzazione", afferma Montaguti. Di diverso avviso Gianluigi Pirazzoli, presidente regionale dell'Anaste: "Sono convinto che tutte le iniziative che vanno incontro alle esigenze degli anziani- pedonalizzazioni, ma anche piste ciclabili e trasporti che tengano conto delle disabilità- siano da lodare". Del resto "non bisogna scordare che l'Emilia-Romagna e' una regione in cui il tasso di anzianità è già molto alto - sottolinea Pirazzoli - e nel 2050 oltre il 26% della popolazione sarà oltre i 75 anni. Sono dunque tematiche che non riguardano una piccola percentuale della popolazione".

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