Bologna, 4 dicembre 2011 - “Fermati, fermati”. Lo hanno chiesto alcuni degli oltre 8mila fan al loro Guccio ieri durante il concerto all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno a Bologna. Preoccupati. Alcuni impauriti. Di fronte, il loro idolo affaticato e stanco. E la voce che piano piano andava via. Erano le 23. Francesco Guccini stava cantando il brano “Eskimo”. Per non deludere il suo pubblico è rimasto sul palco. Ma sulle note di “Cirano” ha iniziato a sudare, trascinava le parole fino a cercare sostegno nell'asta del microfono. Da quel momento il cantautore non ha più potuto far finta di niente. “Basta così”, l'appello del pubblico. Tutto invano: Guccini ha scelto di rimanere su quel palco. Ancora una canzona, “Dio è morto”. Poi si è rivolto al pubblico: “Come avete capito ho perso la voce. Ma spero di chiudere con “Locomotiva””. Subito dopo uno dello staff lo ha avvicinato. Gli ha consigliato di sedersi. Guccini è rimasto in piedi. Ha cantato la sua “Locomotiva”... trascinando le parole. Poi ha salutato il pubblico: “Naturalmente grazie”. Lentamente ha abbandonato la scena, vincendo la sua sfida.

Chi c'era giura: “Francesco era nervoso. Lo è stato dall'inizio del concerto. Fino alle 23 ha cantato senza problemi. Abbiamo avuto paura per lui. Gli abbiamo chiesto di interrompere subito il concerto”. Una paura in diretta per quegli 8mila fan che oggi sono si sono moltiplicati. Da Facebook a Twitter la preoccupazione virtuale è cresciuta di ora in ora. C'è chi teme sia qualcosa di grave. Chi, più fiducioso, crede si tratti un malore passeggero e chi addirittura non ha notato niente durante la performace bolognese.

 

Su Facebook l'amministratore del gruppo Fan club scrive: “Ho appena parlato col Maestrone... dice che sta bene... “Mi faceva solo un po' male la gamba, tutto qui”. Il post continua con un commento: “Non ci credo... troppo surreale”. Sulla bacheca non mancano i ringraziamenti dei fan: “Grazie per le emozioni che ci hai regalato – scrive Massimo -, bellissimo concerto, nonostante il lieve malore hai cantato la Locomotiva con il cuore”. “Ci hai fatto spaventare”, ribatte Lorena; “Lunga vita al Guccio”, ironizza Patrizio. Valeria ricorda gli attimi di paura sotto il palco: “Sono contentissima ovviamente che il Guccio stia bene, ma fidatevi ieri dalle prime file non l'ho visto per niente bene, e non era niente di leggero, posso assicurarvelo! Sono stata malissimo per lui!”. D'accordo Alessandro: “Non so a voi ma a me ieri ha preso un colpo! Stavo per piangere! Comunque sia sempre grande il prof”.

“A me non e' sembrato solo un calo di voce.. Speram ben”: a scriverlo sempre su Facebook questa volta è Luca Rizzo Nervo, assessore allo sport di Bologna. Seguono più di venti commenti. Claudia: “Mentre cantava Cirano, uno degli ultimi pezzi, ha iniziato come a non articolare bene le parole e cantare con voce molto bassa, si capiva che stava succedendo qualcosa e c'e stata agitazione nello staff che e' salito sul palco. Lui poi ha detto che gli e' solo andata via improvvisamente la voce ma che ormai voleva finire il concerto, e così ha fatto. Ha fatto due pezzi e in realtà la voce poi c'era, finito il concerto un assistente si e' avvicinato per dargli una mano a scendere dal palco, che lui comunque non ha voluto”. “Bruttissima scena”, commenta Luca. Davide: “Su Twitter - da persone vicine al palco- cose poco rassicuranti, della serie 'si aggrappava forte al microfono'e 'il manager gli fa: basta così Francesco. E lui: mai nella mia Bologna'. Ha fatto altre 2 canzoni a stento poi l'hanno accompagnato fuori a braccio i suoi musicisti". Infine Maria Teresa: “Comunque il concerto è stato bellissimo, da brividi. Un poeta, un grande artista. Grazie Francesco”.


Lo staff lo rassicura: “Guccini sta bene. Già a mezz'ora dal concerto si è ripreso. Si è trattato di un calo di pressione. Voleva finire a tutti i costi per ringraziare i fan presenti”. Ora Guccio è a Pavana, nella sua casa in montagna.