Morto Cino Tortorella, Bologna e lo Zecchino d'Oro piangono Mago Zurlì

Avrebbe compiuto 90 anni a giugno. Il cordoglio dell'Antoniano: "La 60esima edizione del festival lo ricorderà". Con via Guinizelli i rapporti si erano spezzati nel 2009

Cino Tortorella con Topo Gigio

Cino Tortorella con Topo Gigio

Bologna, 23 marzo 2017 - Il suo ultimo post risale al 12 marzo e, da esperto da enogastronomia, racconta di un menù a cinque stelle. Ma nei commenti un suo fan scrive: ‘Ciao Mago Zurlì, ora farai divertire gli angioletti di ogni età’. Felice ‘Cino’ Tortorella, per tutti Mago Zurlì (FOTO), è morto oggi a Milano. A giugno avrebbe compiuto 90 anni.

Conduttore e autore televisivo, il suo nome è legato, in modo indissolubile, allo Zecchino d’Oro e all’Antoniano di Bologna che «si stringe attorno alla famiglia di Cino Tortorella». Antoniano che lo vuole «ricordare con la sua calzamaglia azzurra mentre sorride immerso tra i bambini. Il 60° Zecchino d’Oro sarà senz’altro occasione di ricordarlo nel modo migliore. Ideatore di una trasmissione che continua ad andare in onda dopo sessant’anni, creando ogni anno un repertorio sempre più vasto di canzoni per l’infanzia, Cino fu anche promotore del Fiore della Solidarietà - oggi Cuore dello Zecchino d’Oro -progetto a sostegno dei più bisognosi che ogni edizione di accompagna al premio musicale, e che ancora oggi è attivo ogni giorno grazie al lavoro di Antoniano onlus».

Con via Guinizelli i rapporti si erano spezzati quando, meno di due lustri fa, Tortorella fece causa all’Antoniano per danni morali, puntando il dito contro la gestione del programma che ad un certo punto aveva iniziato a perdere spettatori;  chiedendo di tornare ad essere autore dello Zecchino con un certo peso (non lo era più dal 2009).

Cristina D'Avena

Cristina D'Avena ricorda Cino Tortorella su Facebook richiamando il suo esordio, ad appena tre anni e mezzo, quando nel 1968 cantò 'Il valzer del moscerino' alla decima edizione dello Zecchino d'Oro. "Con te è iniziato il capitolo più bello della mia vita,  - ha scritto - tu mi hai accompagnata e seguita nei miei primi passi su quel palco dove ancora oggi mi emoziono ed ogni volta mi sembra di sentire la tua voce che cerca di correggere il mio "Valzerrrr del Moccerino". Sono tanti i ricordi umani e professionali che affollano la mia mente... Di sicuro quello che rimarrà nel cuore più di tutti è il nostro ultimo incontro di qualche mese fa, dove in un forte abbraccio abbiamo condiviso tutto il nostro amore... Ciao Cino"

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Una vita per lo spettacolo

Nato a Ventimiglia nel 1927, Cino Tortorella ha sempre vissuto a Milano, ma di Bologna è stato un figlio adottivo grazie allo Zecchino d’Oro. Sua, infatti, fu l’idea di una rassegna canora per bambini e sempre grazie a lui, lo Zecchino d’Oro approdò sotto le Due Torri. 

Dopo essere entrato alla Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler e aver abbandonato gli studi universitari, nel 1956 mise in scena una pièce teatrale per ragazzi dal titolo Zurlì, mago Lipperlì, dalla quale venne tratta la sceneggiatura del suo primo programma televisivo "Zurlì, mago del giovedì", andato in onda nel 1957. Il Mago Zurlì che tante generazioni di bambini ha fatto sognare era nato: bacchetta magica d’ordinanza, capelli luccicanti di polvere magica, corpetto aderente in vita e calzamaglia. Tortorella impersonò il celebre Mago fino al 1972. 

Durante il programma, Tortorella fu contattato da alcuni imprenditori che organizzavano alla Triennale di Milano il "Salone del Bambino" e che gli chiesero di inventare appunto una trasmissione ad hoc. Tortorella pensò a una sorta di Festival di Sanremo per bambini. La trasmissione andò in onda per la prima volta il 24 settembre 1959. Filo conduttore di quel primissimo Zecchino d’Oro, la favola di Pinocchio. L’idea di Tortella era di proporre alcune momenti della favola di Collodi fino alla scena in cui si faceva rivivere la nascita dell'albero degli zecchini d'oro. Lo Zecchino d’Oro stava prendendo forma. 

A causa di problemi televisivi, la rassegna canora venne ‘sfrattata’ da Milano. Nel 1961, durante un suo soggiorno a Bologna, Tortorella incontrò frati minori dell'Antoniano che accolsero lo Zecchino d’Oro in quelli che saranno gli studi di via Guinizelli. In quell’occasione i frati gli presentarono una parrocchiana che avrebbe potuto insegnare le canzoni ai bambini protagonisti della rassegna: Mariele Ventre.  E’ lo Zecchino d’Oro che tutti hanno amato. E che Tortorella ha condotto fino alla 51ª edizione (2008). Una trasmissione dal successo travolgente che, nel 2002, lo ha fatto entrare nel Guinness dei primati per aver presentato lo stesso spettacolo più a lungo di chiunque altro al mondo.

 

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