MasterChef 7 a Bologna, concorrenti bocciati dai 150 commensali / FOTO e VIDEO

È andata in onda la puntata girata in città. Critiche per i piatti della tradizione preparati dai cuochi dilettanti

Barbieri e Bastianich durante le riprese (foto Schicchi)

Barbieri e Bastianich durante le riprese (foto Schicchi)

Bologna, 5 gennaio 2018 – I portici, la musica per le strade, i piatti della tradizione. Sono prevedibili gli ingredienti della prima prova in esterna di MasterChef 7, ambientata a Bologna (foto). Tutti tranne uno: le critiche. La puntata, trasmessa ieri sera su Sky Uno, ribalta il luogo comune che vorrebbe i bolognesi particolarmente bonari.

I centocinquanta commensali invitati in piazza Santo Stefano non lesinano appunti, frecciate e battute polemiche. Sono chiamati a giudicare le pietanze cucinate dai diciotto aspiranti chef, divisi per l’occasione in due brigate. La rossa, che deve preparare crescentine e mortadella, tagliatelle al ragù e raviole; la blu, il cui menù prevede crostini con friggione, fritto misto alla bolognese e torta di riso. Centocinquanta porzioni per ogni specialità da impiattare entro due ore.

L’inizio non è dei migliori. D'altronde, nella “capitale gastronomica d’Italia”, come viene definita la Grassa dai quattro giudici di Sky, qualunque appassionato di cucina giocherebbe in trasferta. Per di più "i bolognesi sono gente con lo ‘sbuzzo’, creativa”, rimarca Bruno Barbieri (VIDEO). Lui sì che gioca in casa, a differenza dei concorrenti di MasterChef.

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“Ma di dove sono?”, chiede Syusy Blady, ospite vip insieme con Vito e Giorgio Comaschi. “Non di Bologna”, risponde Barbieri, quasi a dire: siate comprensivi. Neanche per sogno. “Con le tagliatelle proprio non ci siamo – dice uno dei convitati -, meglio il gran fritto anche se mancano le creme”. Un’altra trova da ridire pure su quello: “Non è molto croccante”. E i dolci? La sintesi è affidata a un giovane: “La squadra rossa vince a mani basse con le raviole, la torta di riso d’altra parte è rimasta tutta lì; il giudizio del popolo è chiaro”.

Anche nei cooking show, tuttavia, contano i numeri più delle parole: bisogna votare. Joe Bastianich passa per i tavoli da scrutatore. Poi ci si sposta in piazza Maggiore per la dichiarazione del vincitore. Prende la parola Antonino Cannavacciuolo (VIDEO). “La vostra torta di riso – dice rivolgendosi ai cuochi ‘blu’ - non è piaciuta perché non in linea con la ricetta della tradizione e non preparata a regola d’arte”.

In effetti non è un bel vedere. “Il taglio della tagliatella (che dev'essere spessa rigorosamente 8 millimetri, ndr) non è omogeneo – prosegue Barbieri -, il ragù troppo chiaro”. “Tutto si è giocato sull’antipasto”, conclude Bastianich. Poi una paracadutista si cala davanti a San Petronio con la bandiera della brigata vincitrice, la blu.

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Un momento di liberazione che scioglie il clima teso della puntata, stemperato solo da un’incursione del giudice italoamericano tra le vie della Rossa. Durante la preparazione, infatti, Joe lascia i cuochi dilettanti nelle mani dei suoi colleghi, e si fa una bella scorpacciata di Bologna.

Gli occhiali da sole e l’inseparabile chitarra lo accompagnano in un giro sotto i portici, dove incontra gli artisti di strada. Parla con loro, si esibisce con loro. Giunto in una piazza Maggiore transennata e affollata, duetta con Jack Cantina. Quest’ultimo canta, Joe suona. Cosa? Piazza Grande, of course.

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