Lo Stato Sociale con il Coro dell'Antoniano e Paolo Rossi
Bologna, 9 febbraio 2018 - Settantasette anni svaniti in una sera. E' il miracolo de Lo Stato Sociale a Sanremo, passati dalla straordinaria Paddy Jones, la ballerina di 83 anni che li accompagna sul palco dell’Ariston fin dalla prima serata del Festival, alla piccola Violante, sei anni: la più piccola del Piccolo coro dell’Antoniano, ospite speciale della band bolognese nella serata dei duetti.
Che poi è un terzetto, in questo caso: ci sono i cinque musicisti della band, c’è il Piccolo coro (cinquantadue bambini, tutti bravi - ça va sans dire - ed emozionatissimi) e c’è Paolo Rossi. Il totale fa cinquantotto persone. Tutti insieme a cantare “Una vita in vacanza”, il brano in gara al 68esimo Festival della Canzone Italiana, che da oggi ha anche un disco attorno, Primati, e a proposito: la prima presentazione sarà a Bologna, Feltrinelli di piazza di Porta Ravegnana, lunedì alle 18.
Azzeccati, gli ospiti scelti, visto che il brano ben si presta a una compagine del genere: c’è Lodo che fa la lista dei lavori con cui inizia il testo, e Paolo Rossi che risponde punto per punto, e poi viceversa, e c’è il coro che esalta il ritornello. Facendo sorridere il pubblico a casa e in sala quando, per ovvie esigenze, la parolaccia del brano si trasforma in un dispetto: da “nessuno che rompe i c…” a “nessuno che buca i palloni”.
Poi via di nuovo al duo, ma a parti invertite: “Sei stato anche tu bambino”, accusa Lodo, ma Paolo Rossi si giustifica: “Sì, è vero, ma poi ho smesso”. Il secondo ritornello con il coro dell’Antoniano è un tripudio di applausi, grazie anche all’apposito cartello estratto dal comico milanese con su scritto “Ovazione”, chiaro omaggio a un altro bolognese, Roberto Freak Antoni degli Skiantos.
Quarta serata: i partecipanti e gli ospiti
Un tripudio di bolognesità che segna un altro punto in più per Lo Stato Sociale, già in cima al gradimento del pubblico fino al primo giorno. “I bambini piacciono a tutti, come Alberto Angela e Gianni Morandi”, scherzerà alla fine Lodo. Vero, verissimo. Questi poi non sono bambini come tutti: sono il Piccolo coro dell’Antoniano. Non un debutto, in realà: il coro che oggi porta il nome della direttrice che l’ha fatto grande, Mariele Ventre, era stato già protagonisti del Festival lo scorso anno, per celebrare i 60 anni di vita dello Zecchino d’Oro con un medley di brani famosi, dal “Caffè della Peppina” ai “44 gatti”. Stavolta ci sono tornati da artisti veri: ospiti di un gruppo in gara, tra i big dove i piccoli meritano di stare.
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