Bologna, 24 marzo 2014 - Al Teatro San Salvatore, il più antico in uso a Bologna, torna un’autrice ecclettica che ama sperimentare, in punta di piedi sul filo dell’ironia. La bolognese Anita Giovannini sarà in scena il 28 e 29 marzo, alle 21.30 con “Salto nel vuoto”, lo spettacolo che conclude la sua trilogia “In punta di piedi sul filo dell’ironia".

Il Primo passo, dedicato a Tonino Guerra, è andato in scena a inizio del 2014 a Bologna, per poi approdare a Pennabilli, patria natia del poeta romagnolo. Subito dopo l’autrice, regista e attrice si è concentrata nella lettura di Antonio Tabucchi e sul doppio letterario e teatrale, e ora porta in scena il terzo episodio (autoconclusivo), facendo un vero e proprio salto nel vuoto.

Tocca infatti a lei mettersi a nudo, svelando la sua visione della vita e del teatro, partendo dalla nascita (quel primo viaggio dal quale proveniamo tutti) e dal cordone ombelicale, che permea le nostre vite, in modo più o meno inconscio, quasi come un filo invisibile, dal quale è difficile staccarsi,  ma sul quale si può provare a stare in equilibrio, in punta di piedi e con ironia.

Con questo testo, l'autrice-attrice mette in scena la sua visione della vita, sul palco e fuori.
Un inno al teatro e alla vita stessa, e al grande amore che Anita ha per entrambi.  Il tutto in uno stile che oscilla sottilmente tra il comico e il tragico, sempre in bilico tra questi due estremi, apparentemente opposti, eppur così vicini.

Questo terzo spettacolo, così come la trilogia intera, è il frutto di un lungo percorso artistico, ma anche il punto di arrivo (e nuovo punto di partenza)  di un percorso con se stessa: solo dopo aver coraggiosamente affrontato i fantasmi del passato e imparato a farci i conti, possiamo davvero spiccare davvero il volo.

La capacità di indagare se stessi e la voglia di mettersi in gioco, sono il motore del cambiamento per tutti: Anita racconta il suo percorso, comune a quello di moltissime persone, perennemente alla ricerca.