Bologna, il nuovo video virale. "La bat voglia di tortellini" / VIDEO

Firmato da CarlettoFx, cantante dei Gem Boy, come il primo che ha spopolato in rete. Questa volta si confrontano Joker e Batman. E spuntano i sottotitoli

Joker non rivela la ricetta dei tortellini a Batman: è la nuova parodia di Carletto FX

Joker non rivela la ricetta dei tortellini a Batman: è la nuova parodia di Carletto FX

Bologna, 26 dicembre 2017 – Come Gomorra. Sarà merito di Facebook e del villaggio globale, ma la notizia è che le parodie in dialetto de 'Il Regaz di Bolo' stanno spopolando anche oltre le nostre mura, al punto che, nell'ultima perla firmata Carletto FX Produzion, ci sono anche i sottotitoli.

La fama di doppiatore scorretto e irresistibile del cantante dei Gem Boy, del resto, non conosce rivali e, dopo il Javier Bardem della Bassa di Non è un paese per bolognesi, ha contagiato anche il ghigno di Heath Ledger e il pathos di Christian Bale. Si chiama “La bat voglia di tortellini”, con un titolo che da solo dice molto, l'ultimo video diffuso da Carletto e il dialogo di cui ci si fa beffe, a cominciare dal “soppa!” iniziale, è quello dell'interrogatorio di Batman a Joker, tra i momenti clou della trilogia sull'uomo pipistrello targata Christopher Nolan.

Visto il periodo, il più oscuro dei supereroi DC ha scelto di derogare per un attimo ai suoi doveri e di concentrarsi sulla ricetta dei tortellini, che il subdolo Joker vuole ostinatamente tenere per sé. Il motivo è che Batman non se la merita, perché non basta “essere un susanello nero”, e a nulla valgono nemmeno le sue conoscenze altolocate nel mondo della gastronomia , come quel Carlo Cracco che, secondo Joker, “non sa fare neanche una brazadèla” o quel “cioccapiatti” di Giovanni Rana.

Per i tortellini, infatti, serve “sbuzzo”, “bisogna saper pistolare” e allora Batman inizia a pestare il clown per convincerlo, almeno, a dirgli dove si possano trovare dei buoni turtlèin. “Non te lo dico neanche se mi squizzi come un burdigone”, è una delle risposte più significative, prima di una rivelazione finale che non stupirà nessuno di noi. Ovviamente, lo spasso vero è confrontare la voce in dialetto con la sua traduzione sommaria, con la seconda ben lontana dal “far sbragare” quanto la prima.

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