E’ un Simone Bolelli più maturo, assolutamente più sereno e pronto a prendersi la rivincita su un destino che per alcuni mesi ha messo in crisi la sua carriera quello che si è presentato al via del challenger di Reggio Emilia (perdendo complice un piccolo problema fisico all’esordio per 62 61 contro Berlocq). Il bolognese è attualmente n°120 della classifica mondiale (è stato n°36 nel febbraio 2009) e vuole tornare in fretta ad essere protagonista del circuito ATP. “L’obiettivo stagionale è ovviamente quello di rientrare nei Top 100”. L’allievo di Riccardo Piatti è però consapevole di dover trovare dentro di sé le motivazioni giuste e per questo sta lavorando su più fronti ed in effetti le ultime settimane sono state un crescendo di risultati positivi partendo dal terzo turno all’ATP di Barcellona (“Due mesi fa, è stata l’ultima volta che ho preso un aereo: strano a pensarci, io che per anni ogni settimana ho cambiato Paese”), passando per il secondo turno a Roma e la finale al challenger di Biella. “Da aprile mi segue un team, Formula Medicina, specializzato sul lavoro con i piloti di gare automobilistiche. In particolare sto approfondendo delle tecniche di mental training, respirazione e rilassamento”. L’anno trascorso sotto la guida di un coach esperto e buon motivatore come Riccardo Piatti è invece servito a rivedere l’aspetto tecnico del suo gioco. “In particolare il diritto ed il servizio mentre con il preparatore atletico Marco Panichi ci siamo concentrati sulla forza e sugli spostamenti”. Utili a dare il massimo sulla terra ed ancora di più sul veloce, superficie che gli ha regalato il successo in Coppa Davis contro l’Olanda. “In singolare ho giocato bene, ma è stato il doppio a gratificarmi avendo vinto in coppia con Potito Starace”. Segno che la squadra è unita nonostante le recenti polemiche su presenze ed assenze (vedi Seppi e Fognini, ndr) abbiano rischiato di incrinare il tutto. “La squalifica per aver rifiutato la convocazione è stata pesante da affrontare, ma sono ben felice che tutto sia rientrato e di poter rivivere così l’emozione di vestire l’azzurro. Siamo molto uniti, ci basta guardarci negli occhi per trovare le giuste motivazioni”. Ricetta probabilmente da trasferire alla nazionale di Lippi che oggi avrà Bolelli attento spettatore davanti alla televisione. “Tifo Juventus, ma a dirla tutta quest’anno ho sperato nella Roma perché l’Inter non mi ha conquistato”. Simone ha inoltre un giocatore che segue con particolare attenzione. “De Rossi: la scorsa estate l’ho conosciuto sulla spiaggia di Ostia, abbiamo anche giocato una partita di beach volley insieme”. Lasciata Roma per approdare a Monte Carlo dove si allena, Simone insieme alla moglie Ximena sposata lo scorso 5 agosto (“E’ stato un passo importante, mi da un grande equilibrio averla vicina”) in questi giorni sta coronando un piccolo grande sogno. “Stiamo ultimando la nuova casa, finalmente dalle finestre vedrò il mare che adoro da sempre”.

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