UMANA VENEZIA – AGET IMOLA 80-77 (22-20, 40-38, 59-58, 80-77) UMANA VENEZIA: Clark 13, Allegretti 0, Causin 3, Slay 13, Di Giuliomaria 2, Meini 5, Young 39, Maestrello 3, Ceron 0, Bryan 2. All. Mazzon AGET IMOLA: Moreno 4, Laganà Ne, Scagliarini Ne, Masoni 4, Prato 16, Ringstrom 9, Bruttini 9, Whiting 21, Amici Ne, Ebi 14. All. Lasi L’impianto Taliercio è a dir poco esaurito per la sfida tra la capolista Umana Venezia e l’Andrea Costa Imola. La voglia da queste parti di assaggiare nuovamente il basket che conta si sente e nel decoro dell’impianto, che farebbe invidia ad alcuni di serie A, e nella risposta di un pubblico entusiasta che riempie il palazzetto. Imola è reduce dalla vittoria casalinga con Verona che ha finalmente smosso una classifica che poteva farsi davvero pesante e dato buone risposte nelle rotazioni nonostante la quasi totale mancanza di Ringstrom, reduce da un infortunio, e un Bruttini, non al meglio, che ha giocato una partita a dir poco perfetta. Venezia è squadra ben costruita con pochi punti deboli e con un allenatore, Mazzon, che non è certo l’ultimo arrivato con l’obiettivo dichiarato della promozione. Una partita, quindi, molto difficile per l’Andrea Costa che tra le altre cose ha recuperato Ringstrom solo a metà settimana e quindi non lo può ancora avere al 100%. Pronti via. Venezia ha le giocate migliori e dopo 3 minuti si porta sul 9-3 complici anche due giri ai liberi da parte di Ebi chiusi con un deludente 1 su 4. Imola continua ad essere nulla in attacco e i veneti arrivano sino al più 8 con 6 minuti sul cronometro che costringe coach Lasi a chiamare subito il primo time out. A metà periodo comincia la sfida da 3 di Imola che insacca con Prato e Ebi a cui risponde Young, 8 punti in 5 minuti, fissando il risultato sul 14-9. Imola sembra avere un conto aperto con la linea della carità continuando a collezionare errori su errori ai tiri liberi con uno sconfortante 2 su 6 iniziale ad opera di Ebi e Bruttini, fortuna vuole che Venezia smarrisca quel killer instinct mostrato nei primi minuti arrivando a 3 minuti dalla fine avanti solo di 4 lunghezze sul 16-12. Meno di un minuto sul tabellone e Imola arriva addirittura al -2 grazie a uno strepitoso Prato autore di 9 punti e quarto che si chiude con la palla del possibile sorpasso biancorosso ed il tiro da 3 sbagliato da capitan Masoni che chiude il periodo sul 22-20 per i locali. Inizio secondo quarto che si apre con il sorpasso ad opera di Whiting subito mortificato da una doppia tripla di Venezia prima con Causin e poi con Clark. Gli equilibri sembrano ancora non rompersi con il punteggio che dopo 3 minuti segna 28-24 per Venezia. A metà periodo un giro in lunetta per un fallo su tiro da 3 di Whiting riporta nuovamente i biancorossi a una sola lunghezza sul 30-29. La Reyer prova a scappare via quando Imola smarrisce la via del canestro ma pecca di troppa sicurezza e non porta lo scarto massimo oltre le 4 lunghezze a 2 minuti dall’intervallo lungo, ma la distanza poteva essere ben maggiore. Ebi continua una serata non proprio brillante, sinora, mettendo un altro 1 su 2 dalla lunetta che a un minuto dalla fine fissa il punteggio sul 40-37 per i veneti. Altro 1 su 2 stavolta ad opera di Moreno, buona la sua prestazione stasera, e ultimo tiro affidato a Clark che lo sbaglia e chiude il primo tempo con Venezia avanti di sole 2 lunghezze sul 40-38, un punteggio di quasi parità sostanzialmente giusto per quanto fatto vedere in campo dalle 2 compagini. Da segnalare gli 11 e 12 punti di Prato e Whiting per i biancorossi e i 15 di uno Young assolutamente strepitoso per Venezia. Inizio terzo quarto che vede, dopo 2 minuti di gioco, ancora avanti Venezia di 2 lunghezze ma con Slay, autore di 11 punti, fuori per il quarto fallo commesso. Ebi combina l’impossibile prima commettendo fallo in attacco con in mano la palla del sorpasso, poi regalando a Clark 2 tiri liberi e il possesso palla a causa di un antisportivo. Succede che Venezia prende coraggio e tenta il primo allungo con il più 5 registrato a metà periodo, sul 49-44, con Imola che non ne imbuca più una in nessuna maniera ed è anche priva del nigeriano sinora più in luce per i suoi errori che per una prestazione positiva. Imola e i liberi sono 2 cose di difficile coesistenza e mentre Ringstrom sbaglia quelli del possibile pareggio, Venezia dall’altra parte sembra avere smarrito completamente la testa. Mazzon chiama time out ma non cambia nulla è anzi Imola che a 2 minuti dalla fine riesce a portarsi in vantaggio grazie a 2 liberi di Masoni. Parità a quota 56 a un minuto dalla fine grazie a Young che sembra essere l’unico dei suoi ad essere in partita e che, dopo pochi secondi, regala addirittura il più 3 a Venezia. I locali sprecano un altro possesso e Bruttini riavvicina Imola portandola a meno 1 alla sirena di fine terzo periodo chiuso con un altro possesso sprecato da parte dei veneti, sul 59-58. Da segnalare, fosse indispensabile, il 19 su 29 ai liberi da parte dei biancorossi. Due minuti nell’ultimo quarto e musica che cambia completamente con Imola che vola sul più 6 e Venezia che non riesce più a trovare la via del canestro ed è completamente imballata postando tutto il gioco su Young. Il punteggio recita 67-61 ma, stavolta, per i biancorossi. Young arriva a quota 31 e riavvicina i suoi fino al meno 2 quando mancano 6 minuti alla sirena finale, il clima è incandescente dentro il palazzo con gli animi che si scaldano anche in campo e portano Prato a commettere un banale fallo in attacco costringendo Lasi al time out. Imola torna al più 5 sul 72-67 grazie a una tripla allo scadere di Ringstrom ma ancora Young riporta a meno 2 i suoi e Imola comincia a sentire il peso dei minuti nei giocatori migliori con Whiting poco lucido nelle conclusioni. Il duo Clark-Young confeziona il sorpasso a 4 minuti scarsi dalla fine con una tripla del primo che fa segnare sul tabellone 73-72 per Venezia. Prato potrebbe riportare avanti i suoi ma stasera ai liberi è un disastro per qualsiasi biancorosso vi si rechi. Ultimi 2 minuti e Whiting che confeziona il nuovo controsorpasso con Imola avanti di 1 ma con la Reyer che ha dalla sua un grandissimo Young e un pubblico spaventoso, la partita è ancora appesa a un filo. Slay, con i liberi, riporta avanti i suoi mentre Imola dalla parte opposta confeziona un attacco disastro. Ultimi 90 secondi e ancora Young a punire i biancorossi che scivolano al meno 3. Sembra finita ma Ebi, finora con alti e bassi, regala la nuova parità a quota 77. Il finale manco a dirlo è un thriller. Possesso Venezia che sbaglia la prima conclusione, Ebi non ci arriva e palla affidata alle mani di Clark che, indovinate un po’, offre il tiro da 3 a Young. La conclusione sulla sirena neanche a dirlo entra facile facile e per Imola è il secondo K.O. sancito all’ultimo secondo dopo quello casalingo con Reggio Emilia. Young con questo canestro pesantissimo raggiunge quota 39 punti, una partita a dir poco stratosferica la sua che l’ha visto sempre lucido in ogni conclusione. Peccato per Imola, oggi veramente grande, perché poteva finire in ben altra maniera se non fosse mancata lucidità sui possessi finali ma oggi contro uno Young del genere c’era veramente poco da fare. I ragazzi biancorossi hanno dato tutto quello che potevano, sarà una magra consolazione ma è la pura verità, uscendo sconfitti solo contro la prestazione di un giocatore che è stato superiore da solo a tutta la sua squadra e la valutazione complessiva lo dimostra. Sia chiara una cosa, ed è giusto dirlo, Venezia ha pubblico e impianto da serie A ma è lampante che se vuole centrare la promozione dovrà lavorare parecchio perché ad oggi è una seria pretendente ma nulla di più vista la carenza di gioco e soprattutto una totale mancanza di soluzioni alternative a quelle del duo Clark-Young e alla lunga questo può diventare un handicap. Per Imola ora si apre la settimana verso l’incontro casalingo con San Severo che a questo punto assume i connotati di un dentro fuori molto pericoloso. Ci sarà ancora da lavorare ma la squadra vista stasera può ambire decisamente a qualcosa di più che a una posizione in fondo alla classifica come è attualmente anche se bisognerà sistemare la questione liberi che oggi ha inficiato e non poco il punteggio finale ( 20 su 33 finale ). Il gioco c’è, anche se a volte si accusano dei black out, ed è un inizio su cui si deve lavorare per cambiare l’inerzia di una stagione partita male ma che può, visti anche i valori in campo dimostrati dalle avversarie, veramente cambiare. LE PAGELLE MORENO 6 Svolge il suo compitino bene e soprattutto continua a migliorare partita dopo partita MASONI 5.5 Oggi poteva fare qualcosa di più, si vede poco e non è un bene PRATO 6.5 Tiene in partita i suoi nel primo tempo quando la barca poteva affondare, nel finale paga il minutaggio eccessivo RINGSTROM 6.5 Stenta all’inizio, con soli 3 giorni di preparazione fornisce nel secondo tempo una buonissima prestazione BRUTTINI 6 Il 2 su 9 dal campo è bugiardo, fornisce una discreta prova ma anche lui paga una condizione non ottimale WHITING 7 Arriva anche oggi 29 di valutazione, è un’ assoluta certezza anche se a volte eccede nell’individualismo EBI 6.5 Si perde e si ritrova ripetutamente, deve limare qualcosa caratterialmente per diventare fondamentale per la causa

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