Madonna di Campiglio, 11 gennaio 2011 - IL BIANCO della neve e il rosso della Ducati (e della Ferrari, sia chiaro). Sono questi i colori dell’avvenimento destinato a segnare il 2011 dello sport italiano e non solo. Il primo atto, quello atteso da mesi, quello che più incuriosisce tutti — tifosi, appassionati della MotoGp e perché no giornalisti — è previsto per la tarda mattinata di oggi quando Valentino Rossi si farà immortalare ufficialmente per la prima volta come pilota della Ducati. Sarà l’inizio della sua avventura sulla moto italiana, sarà l’inizio di quella che per molti sembra una fiaba perfetta. Ieri sera il pilota di Tavullia è arrivato a Madonna di Campiglio. «Meglio tardi che mai, eccomi qua. La spalla va un po’ meglio, speriamo di migliorare», ha detto Valentino prima di stringere la mano ad Alonso e agli altri piloti.

L’ADDIO alla Yamaha, l’operazione alla spalla, i giorni (lunghi e ancora in corso) della riabilitazione post-intervento chirurgico sono argomenti che Valentino ha dovuto trattare e affrontare dal novembre scorso in attesa di poter voltar pagina. Di potersi presentare in veste di ‘ducatista’ e cominciare così a parlare del suo nuovo presente, delle sensazioni che gli regalerà questa stagione, di quanto ha voglia e riuscirà a fare per portare la Ducati al titolo mondiale. Tutto questo Rossi lo racconterà oggi, poco dopo che sul palco del Centro Congressi sarà transitato Nicky Hayden, suo compagno di avventura in sella alle Rosse di Borgo Panigale. Sarà una settimana di festa quella che la Ducati condividerà con la Ferrari a Madonna di Campiglio, ma per Rossi non è ancora arrivato il periodo del divertimento. Anzi, per riuscire ad essere in buona condizione in vista della prima sessione di prove ufficiali (dal primo al tre febbraio a Sepang in Malesia), Valentino dovrà sfruttare questi giorni per ultimare il lavoro di riabilitazione e fisioterapia e avere così il minor numero di problemi possibile al momento di salire in moto. Niente sci e niente snowboard per lui che dopo un saluto ai fans, magari in quota in uno dei tanti rifugi, dovrà tornare in albergo per faticare in piscina. Già, perché palestra e piscina sono — in attesa della pista — i veri e unici luoghi di lavoro per il Rossi versione Ducati.

UNICO strappo alla regola (forse) la partecipazione alla sfida delle auto sul laghetto ghiacciato per un confronto (quello atteso e annunciato da qualche tempo) con Alonso nella gara che chiuderà l’edizione 2011 di “Wrooom”, venerdì pomeriggio. Vedremo. Nel frattempo, già ieri sera l’attesa per l’arrivo di Rossi a Madonna di Campiglio si faceva sentire ovunque. Attorno al centro-stampa con un servizio di vigilanza massiccio e impenetrabile, nei bar, nei pub e nei locali della cittadina, e soprattutto fra chi, dopo una giornata trascorsa sulle piste, nel tardo pomeriggio, rientrando in albergo ha iniziato a seguire con interesse uno strano (ma previsto) via vai di monovolume, furgoncini e auto dai vetri scuri, incaricate di portare a Madonna di Campiglio i partecipanti alla festa di Valentino. Arrivato poco prima delle 22 per la sua prima festa in Ducati. Buon divertimento.