Bologna, 22 giugno - “Che sport pratico? Gli scacchi”. La risposta non e’ infrequente tra i giovanissimi dell’Emilia-Romagna, un popolo di giocatori che, anzichè correre su un campo da calcio o impugnare una racchetta da tennis, si siede davanti alle 64 caselle bianche e nere e ‘muove’ torre, cavallo, alfiere, donna e re.

Sono proprio i ragazzi che abitano tra Piacenza e Rimini a costituire più di un decimo (120 su 1.000)dei finalisti dei campionati italiani under 16 che si terranno a Porretta Terme, in provincia di Bologna, dal 2 al 9 luglio. Nelle scorse 23 edizioni la regione, però, non è mai andata oltre il terzo posto, anche se, individualmente, sono stati 10 i primi posti conquistati e, nell’under 16, i titoli vinti a livello nazionale sono stati 15 maschili e 15 femminili.
D’altronde viene da Bologna, in cui il primo circolo risale al 1874, uno dei più noti scacchisti italiani, il 21enne Niccolo’ Ronchetti, già maestro internazionale, e sempre a Bologna si è tenuta la prima edizione delle finali dei campionati giovanili della Federazione scacchistica italiana.

Dopo 23 anni, dunque, le finali tornano (idealmente) sotto le Due torri, nel parco delle terme di Porretta. “Sarà la ‘caput mundi’ degli scacchi per una settimana”, commenta Claudio Selleri del Comitato Porretta scacchi 2011 nella conferenza stampa di presentazione in Regione, alla presenza dell’assessore allo sport di via Aldo Moro, Massimo Mezzetti.

Gli fa eco l’amministratore delegato delle Terme, Paolo Ghiacci, che annuncia che per le finali “sarà anche inaugurata una nuova palestra”. Il presidente nazionale della Fsi, Gianpietro Pagnoncelli, annuncia invece che sarà la federazione a farsi carico delle spese per i primi classificati di ogni torneo (nelle fasce d’età 8, 10, 12, 14, 16) per mandarli ai campionati mondiali in Brasile, così come per i secondi classificati che difenderanno i colori azzurri agli europei, in Austria. Stamattina anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto partecipare all’evento di Porretta, inviando due medaglie.