Jessica Rossi, il sindaco: "Una festa per darle le chiavi della città"

Crevalcore (Bologna), 5 agosto 2012 - Il quindicesimo oro olimpico nella storia dei Giochi, per le Due Torri, ha gli occhioni di Jessica Rossi, la più giovane bolognese al via con i suoi vent’anni.
 

C’è la spinta di un’intera città, l’entusiasmo di un paese che fa un tifo indiavolato per lei, trovandosi a Crevalcore, nel cortile di casa Rossi, dove papà Ivan e mamma Monica, con l’aiuto della sorella maggiore Luana, dei nonni e di tanti amici, accolgono chiunque passi da quelle parti. E via Pascolone, nel silenzio assoluto della campagna, dopo le 17, si assiste a uno spettacolo assolutamente inedito: caroselli di auto con tanto di clacson.
 

Può esplodere la gioia della famiglia e di chi, in tutti questi anni, ha seguito Jessica passo dopo passo. Tra i primi a telefonare a papà Ivan c’è il presidente del Coni di Bologna, Renato Rizzoli. "Mi fa piacere — commenta — è qualcosa di assolutamente straordinario. Mi fa piacere perché, come Coni, abbiamo seguito Jessica in tutti questi anni, chiamandola come testimonial, premiandola. Ma il premio più bello se l’è regalato da sola perché ha disputato una gara straordinaria, vincendo una medaglia d’oro stramerita".
 

Ci sono i complimenti anche del Coni regionale e di William Reverberi, mentre a casa Rossi, in un torrido pomeriggio di inizio agosto, arriva anche il sindaco di Crevalcore, Claudio Broglia. "La cittadinanza onoraria non avrebbe senso — commenta — perché fa già parte di questa comunità. Le daremo le chiavi della città, le organizzeremo una grande festa perché, Crevalcore così al centro del mondo, non c’era mai stato".

Vince Jessica e trionfa la commozione a casa Rossi, mentre suonano profetiche le parole di chi, quarantotto anni or sono, aveva vinto un’altra medaglia d’oro, Ennio Mattarelli. Il 9 maggio scorso, proprio a questo giornale, il grande Ennio aveva detto. "Spero che sia il suo turno è davvero brava. Dovesse fare centro a Londra farò, compatibilmente con i miei 83 anni, un salto di gioia". Accontentato con record olimpico e mondiale.

di Alessandro Gallo