Bologna, 9 agosto 2012 - Poco prima delle 10 di questa mattina Alex Schwazer è arrivato, come annunciato ieri, a Bologna, nella caserma di via delle Armi (in zona Molino Parisio), per consegnare tesserino e pistola dopo lo scandalo che lo ha coinvolto.

"Domani vado a Bologna, restituisco pistola e tesserino - aveva annunciato l'atleta -  Senza i Carabinieri, non avrei potuto fare questo sport a livello professionale. Senza i Gruppi sportivi, in Italia gli sport minori non esistono. Io ho cominciato a svolgere attivita’ sportiva da professionista a 18 anni grazie ai Carabinieri.  Ho deluso tante persone, ci sono anche i Carabinieri. Ho tradito la loro fiducia’’. Sono le parole di Alex Schwazer pronunciate ieri nella conferenza stampa di  Bolzano. L’atleta azzurro, tesserato con il Gruppo sportivo Carabinieri, è risultato positivo all’Epo ed escluso dalle Olimpiadi.

A mezzogiorno l'atleta ha concluso le pratiche in caserma e ha abbandonato la caserma di via delle Armi uscendo dal retro e dribblando fotografi e giornalisti e non rilasciando, dunque, ulteriori dichiarazioni dopo la conferenza stampa-fiume di ieri. In caserma a Bologna, a Schwazer è stato notificato il provvedimento di sospensione dal servizio, disposto dal Comando generale dell’Arma. Da questa mattina dunque, il rapporto di Schwazer con lo Stato risulta ‘congelato’ fino a quando verra’ chiarito tutto quanto è successo in relazione alla vicenda di assunzione dell’epo: se i fatti verranno confermati, l’atleta potrà essere definitivamente sospeso, dimesso o anche cacciato.

 

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