Bologna, 15 febbraio 2014 - “E’ stupendo essere qui. Per me è la prima volta, cercherò di dare il mio meglio, divertirmi, dare battaglia con i ragazzi perchè ci sono avversari molto importanti ma proverò a dire la mia per vincere”. Queste le parole di Marco Belinelli ai giornalisti nel media day alla vigilia dell’All Star Game, il weekend delle stelle Nba che quest’anno fa tappa a New Orleans, in Louisiana, città che il bolognese conosce per aver giocato due anni con gli allora Hornets, oggi Pelicans.

Il giocatore dei San Antonio Spurs, da San Giovanni in Persiceto, è stato invitato per la gara del tiro da tre punti, uno degli eventi clou delle prove individuali del sabato sera, e se la vedrà con assi come Stephen Curry e il campione uscente Kyrie Irving. “E’ tutto nuovo per me, vedo un sacco di gente, è una bella esperienza con grandi compagni e ragazzi eccellenti. E’ davvero bello essere qui e partecipare all’All Star Game, un evento che quando ero giovane guardavo in televisione a casa in Italia, facendo le ore piccole per godermi questo spettacolo. La gara? Credo che la cosa fondamentale sia essere pronto, non farsi prendere dal nervosismo e ovviamente fare canestro”, ha sottolineato Marco.

Belinelli ha poi raccontato della bella esperienza di New Orleans: “Ho un bellissimo ricordo di New Orleans, mi sono divertito tanto. Ho giocato qui due anni con grandi compagni come Chris Paul e David West e un ottimo coach come Monty Williams. Siamo andati ai playoff, per me era la prima volta, e ho trovato un posto speciali con tifosi davvero caldi”.

Infine Marco ha parlato dei San Antonio Spurs, la franchigia che in estate lo ha firmato da free agent dandogli grande fiducia e che gli ha permesso di arrivare al weekend delle stelle: “Ginobili? Con Manu parliamo italiano perchè ha giocato a Bologna. Con lui e con gli Spurs mi trovo benissimo, è una grande organizzazione, i compagni sono super. E’ meraviglioso essere a San Antonio e poter giocare e allenarmi con Ginobili come è successo anni fa in Italia. Se sono qui è grazie agli Spurs, ai compagni, a coach Popovich. Questa partecipazione alla gara del tiro da tre punti è un riconoscimento che va a tutti”.