Bologna, 6 marzo 2012 - DUE ORE per spiegare la propria estraneità alle accuse infamanti che l’hanno coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse. Daniele Portanova, difensore rossoblù, è stato interrogato ieri pomeriggio dalla Procura di Bari, dov’è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. A suo carico ci sono i contatti avuti con Andrea Masiello, ex terzino della squadra pugliese, oggi all’Atalanta, e alcuni suoi parenti. La vicenda è emersa nell’ambito dell’inchiesta madre, quella di Cremona. Masiello avrebbe detto di poter taroccare Bologna-Bari, l’ultima di campionato dell’anno scorso finita 0-4, grazie proprio a Portanova, suo ex compagno di squadra. L’interrogatorio è stato secretato, quindi del contenuto trapelano pochissimi dettagli. Portanova, assistito dall’avvocato Gabriele Bordoni, ha respinto con forza le accuse: «Sono estraneo a qualunque ipotesi di combine», ha ripetuto, dicendosi pulito sia dal punto di vista penale che sportivo-disciplinare.

I CONTATTI a suo carico sono di diverso tipo. Dai tabulati di Masiello sarebbe emersa una telefonata a Portanova tre giorni prima della gara. Ma il difensore l’ha spiegata dicendo che usualmente, fra ex compagni di squadra, ci si sente prima degli incontri per sfottersi o salutarsi. Più complicato l’altro contatto. Portanova ha infatti raccontato di strani individui che si sarebbero presentati a lui come parenti di Masiello e che gli avrebbero rivolto strane domande sulla partita, senza entrare nel dettaglio. Lui, prima ancora di capire il senso di quella visita, li avrebbe cacciati, interrompendo la conversazione. «Non ho voluto nemmeno starli a sentire», avrebbe detto ai magistrati. All’incontro sarebbero stati presenti anche testimoni e il calciatore ne avrebbe parlato con diverse persone. Il legale di Portanova ha svolto indagini difensive e le ha depositate. Negli atti ci sono anche le dichiarazioni di chi ha raccolto gli sfoghi di Portanova. «Daniele ha spiegato per filo e per segno ogni particolare — ha detto Bordoni dopo l’interrogatorio —. Ha dimostrato di essere la persona cristallina e limpida che è». Il difensore spera di mettersi al riparo anche dalla giustizia sportiva. Intanto la procura della Figc il 12 sentirà un altro rossoblù, Cesare Rickler.

Gilberto Dondi