Bologna, 22 settembre 2013 - Un Sos forte e chiaro arriva dal Dall'Ara: il Bologna non c'è. Ne è una prova inconfutabile il 2-1 con cui il Torino brinda sotto le Due Torri (guarda le foto). Un risultato che fotografa perfettamente, nel dettaglio, la partita di oggi e, più in generale, lo stato di una squadra che in classifica ha la miseria di 2 punti e che, in casa, non vince addirittura dal 3 marzo scorso (3-0 al Cagliari). Decidono le reti di D'Ambrosio e Cerci (rigore): in mezzo il momentaneo pareggio di Natali (poi espulso per proteste nel tunnel tra il primo e secondo tempo). Ecco alcune chiavi di lettura della gara.

Il gioco. Tatticamente il match si spiega facilmente. Il Bologna è soltanto nelle invenzioni di Diamanti e nelle sgroppate funamboliche di Kone: creare un'azione corale, con questo centrocampo, è 'scientificamente' impossibile. Dall'altra parte, il Torino ripropone sempre lo stesso menu: bel gioco sugli esterni con il solito Cerci valore aggiunto e D'Ambrosio in stato di grazia (aveva segnato sabato scorso contro il Milan).

Problema del gol. Con Bianchi non si è applicata neanche l'infallibile legge dell'ex: Rolando è ancora a zero gol. Certo, se non arriva un cross che sia uno, anche per uno dei migliori colpitori di testa della serie A diventa dura. Però il ragazzo ci mette del suo per stare lontano da qualsiasi palla-gol. Diamanti, oltre tutto, è meno ispirato del solito: già a Udine, prima della punizione capolavoro, aveva giocato forse la sua peggior partita in rossoblù.

Le scelte di Pioli. Il primo dubbio è su Kone: il greco non può giocare nel centrocampo a tre. Panagiotis è una delle poche armi offensive del Bologna e non deve essere spremuto in zone così lontane dall'area avversaria. L'altro dubbio è sul duo Pazienza-Della Rocca: il primo non riesce neanche a spezzare l'azione avversaria; il secondo prova a giocare il pallone, ma ha la colpa di causare il rigore. Pensare a Taider è farsi del male, ma fare un pensierino su Laxalt diventa lecito. Qualcosa lì in mezzo va cambiato, e in fretta: mercoledì c'è il Milan, domenica la Roma.

Gianmarco Marchini

 

 

Il tabellino

Bologna (3-4-1-2): Curci, Garics, Antonsson, Natali, Kone, Pazienza (35’st Cristaldo), Della Rocca (26’st Perez), Cech, Diamanti, Moscardelli (1’st Mantovani), Bianchi. (Stojanovic, Agliardi, Sorensen, Crespo, Morleo, Laxalt,  Gimenez,  Christodoulopoulos,  Acquafresca). All.: Pioli.
Torino (3-5-2): Padelli, Glik, Bovo, Moretti, Darmian, Brighi, Vives, El Kaddouri, D’Ambrosio, Cerci, Meggiorini (23’ Farnerud). (Berni, Gomis, Maksimovic, Pasquale, Basha, Bellomo, Masiello).
All.: Ventura.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Reti: nel pt 2’ D’Ambrosio, 29’ Natali, 46’ Cerci su rigore.
Angoli: 5-1 per il Torino.
Recupero: 3’ e 3’.
Espulsi: Natali per proteste, negli spogliatoi all’intervallo.
Ammoniti: Diamanti, Perez e Glick per proteste, Pazienza, Bovo, Farnerud, Vives, Kone per gioco scorretto, Padelli per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 21.931 (di cui 13.295 abbonati) per un incasso di 191.234 (di cui rateo abbonati 124.954).