Bologna, 6 ottobre 2013 - Piove a dirotto sul Dall'Ara e sulla classifica del Bologna. I rossoblù perdono 4-1 contro il Verona e 'ufficializzano' una crisi mai così profonda sotto la gestione Pioli. Decidono i gol di Cacciatore (22' pt), Itube (29' pt), Toni (11' st) e Jorginho (48' st): di Diamanti (rigore al 6' st) il provvisorio 1-2. Con questa sconfitta il Bologna sprofonda al penultimo posto, con 3 punti in 7 partite. Ecco alcune chiavi di lettura del match.


La difesa. Fare peggio del 5-0 subìto dalla Roma era impossibile, ma i rossoblù offrono una prova fotocopia. Antonsson e compagni vivono un'altra domenica da incubo: Iturbe, Toni e Gomez si divertono come in un test di metà settimana contro i ragazzini delle giovanili. Gli scaligeri passano indisturbati da ogni parte e solo l'imprecisione sotto porta evita un punteggio epocale.


Le scelte di Pioli. Al 40' del primo tempo l'allenatore del Bologna toglie un invisibile Bianchi per Moscardelli (che si guadagnerà il rigore) e dal primo minuto della ripresa mette Laxalt per Della Rocca. Due mosse che equivalgono a un'ammissione di colpa. Con il centrocampo che si è visto nel primo tempo (Kone-Della Rocca-Perez) tenere fuori il giovane e grintoso uruguaiano è stato un lusso pagato a carissimo prezzo.


La confusione. Diamanti non sta vivendo il suo miglior momento e questo mette impietosamente a nudo la mancanza, al momento, di un gioco di squadra solido e capace di tenere aperte le partite. Il nervosismo, figlio dei risultati, porta a complicare anche le giocate più semplici.

Pioli dovrà riorganizzare in fretta le idee: la sosta per le Nazionali, a questo proposito, arriva come una benedizione. Domenica 20 c'è la trasferta contro il fanalino Sassuolo. Una partita che sa già di ultima spiaggia per la barca rossoblù alla deriva.


Gianmarco Marchini