Bologna, 8 ottobre 2013 - In seguito agli scontri durante la partita Bologna-Verona, alle prime luci dell'alba la Digos ha effettuato alcune perquisizioni nelle abitazioni degli ultrà, sia a Verona che a Bologna.

A Bologna è stato arrestato un 39enne, legato al gruppo di tifosi ‘Beata gioventù’. E’ accusato di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di arma impropria. Il provvedimento è stato preso in seguito all visualizzazione dei filmati su quanto accaduto al Dall'Ara. Nelle immagini lo si vede con un’arma in mano, probabilmente un coltello. E’ sospettato di essere coinvolto nel ferimento del veronese accoltellato al braccio

 L’ultrà rossoblu, già noto alle forze dell’ordine per reati specifici, è stato identificato attraverso i filmati della polizia che mostrerebbero il 39enne mentre impugna un coltello in mezzo a un gruppetto di tifosi scaligeri. Secondo la ricostruzione della Digos, gli scontri sono avvenuti nei giardinetti tra via Andrea Costa e via Don Luigi Sturzo. Il bolognese (probabilmente insieme ad un altro tifoso felsineo) è riuscito ad aggirare il cordone di protezione delle forze dell’ordine ed è nato così un contatto con i supporter veronesi che stavano camminando in strada, diretti allo stadio, dopo essere scesi anticipatamente dal pullman.

Lo stesso arrestato è rimasto contuso dopo essere stato colpito dai ‘rivali’ con alcuni oggetti: le immagini mostrano anche l’utilizzo, da parte dei tifosi veronesi, di una panchina probabilmente presa dall’interno di una chiesa vicina.

Nel corso della perquisizione domiciliare è stato sequestrato un coltello a serramanico (nove centimetri di lama); sono in corso verifiche per capire se sia o meno compatibile con l’arma usata per il ferimento del veronese. Il 39enne, già sottoposto a un daspo di tre anni emesso dopo alla partita Bologna-Napoli del 2007, è stato portato in carcere in attesa della convalida dell’arresto.

A Verona invece, cinque ultrà veronesi sono stati accompagnati in Questura. Quattro sono stati arrestati e un quinto, che era rimasto ferito da una coltellata, è stato denunciato a piede libero. Le ipotesi di reato sono di rissa pluriaggravata e possesso e lancio di oggetti contundenti, tipo bottiglie e bastoni.

 

“Nessuna indulgenza”: il questore di Bologna, Vincenzo Stingone, condanna con fermezza gli scontri di domenica (guarda il video). “Non è possibile - ha detto Stingone - che la prepotenza di una minoranza debba condizionare la maggioranza di tifosi perbene”. Il Questore di Bologna ha, poi, espresso “apprezzamento” per il servizio di ordine pubblico predisposto prima della gara ed ha commentato con soddisfazione gli esiti dell’attività investigativa svolta dalla Digos bolognese e veronese: “C’è stato un grande lavoro ed una grande sinergia. Abbiamo lavorato fianco a fianco - ha concluso - e questo ha consentito di addebitare precise responsabilità”.