Bologna, 17 dicembre 2013 - Il destino di Stefano Pioli è sempre più appeso a un filo. Ma il Bologna tenta di dare un'apparenza di finta normalità a una situazione di evidente crisi.
 

Intorno alle 13, il sito rossoblù ha pubblicato una nota di Diamanti, dove il capitano precisa (senza mai nominare neppure la figura dell'allenatore) che non c'è mai stato alcun ammutinamento all'interno dello spogliatoio e che la decisione di rimanere in città è un'assunzione di responsabilità da parte del gruppo, che non intende nascondersi.

Due ore più tardi, poi, quando la squadra scende in campo per l'allenamento (foto), Pioli preferisce la via del silenzio e anticipa le domande a chi gli domanda se l'esonero sia davvero imminente. "So cosa volete chiedermi e non ne parlo", dice con un sorriso amaro.
 

Sulle tribune del centro tecnico, riaperto al pubblico, hanno fatto ritorno un centinaio di tifosi: tutti estremamente pessimisti sulle possibilità di salvezza del Bologna, considerando la china presa dalla squadra, mentre nell'ambiente circolano sempre più i nomi di Reja, Malesani e Cosmi.