Bologna, 13 aprile 2014 - Un gol di Palladino a dieci minuti dalla fine nega al Bologna una vittoria che avrebbe dato ossigeno alla classifica dei rossoblù e pressione alle dirette concorrenti per la salvezza. E, invece, alla fine l'aperitivo della 33° giornata finisce 1-1: apre Cherubin al 44' del primo tempo, bravo a controllare in area una punizione di Lazaros e a trafiggere di sinistro Mirante; pari ospite dell'ex Juventus, caparbio nell'incrociare con un velenoso sinistro un cross di Biabiany. Un errore in chiusura di un singolo (Garics) che rovina una buonissima partita del Bologna ora a 28 punti in classifica.


Ecco alcune chiavi di lettura del match:

Rimpianti. La classifica direbbe che un pareggio contro il Parma sesto in classifica è un gran bel pareggio. La partita, però, fa vedere tutto da un'altra prospettiva: il Bologna non è parso mai in grosso affanno e, dopo il vantaggio, ha dato anche l'impressione di poter gestire. Se, inoltre, si considera che ai gialloblù mancavano 'soltanto' i due migliori solisti (Cassano e Parolo), il pari del Dall'Ara ha il profumo amaro del rimpianto.

Cherubin. Se il difensore vicentino avesse più 70 minuti nelle gambe, ci vorrebbe un decreto legge per impedirne la sostituzione. Al di là del gol (una giocata da autentico numero 9), Nicolò gioca l'ennesima grande prestazione: è lui al 14' del primo tempo a salvare su Schelotto solo davanti a Curci; è l'unico a reggere il confronto in velocità contro le sguscianti ali parmensi. Lascia il posto a Mantovani che Ballardini gli aveva preferito contro l'Inter. Come diceva una pubblicità: "sensing the difference".

Friberg chi?. Nei 75 minuti che Ballardini lo tiene in campo, il centrocampista svedese riesce a sbagliare praticamente tutto. Lento, impacciato, confuso, Friberg dilapida due potenziali palle-gol con altrettanti stop sbagliati che un giocatore di serie A non può permettersi neanche in allenamento. AAA. Cercasi il miglior Perez.

Speranza greca. Kone e Lazaros confermano di essere le uniche due frecce appuntite nell'arco di Ballardini. Gli spunti migliori sono sempre dei due greci che saltano costantemente i giocatori del Parma. Generosa e buonissima anche la prova di Cristaldo nel ruolo di prima punta: all'argentino manca solo il gol. E questa è un po' la fotografia di questo Bologna.


Gianmarco Marchini