Bologna, stadio, spunta l’idea di un impianto provvisorio durante i lavori

L’ad Fenucci: "Ci stiamo pensando". Ecco le aree papabili

Claudio Fenucci

Claudio Fenucci

Bologna, 29 maggio 2017 - Tempi più lunghi per la presentazione del progetto, «ma l’eventuale slittamento non influenzerà la data di inizio e i tempi di realizzazione dei lavori». E poi: «Stiamo ragionando su una capienza ‘espandibile’ rispetto ai venticinquemila posti inizialmente ipotizzati, perché dobbiamo guardare a quello che la piazza può esprimere in futuro con una squadra più competitiva». Ma soprattutto: «Tra le ipotesi in campo, nei mesi in cui lo stadio sarà un cantiere, ci sono quelle di migrare a Modena o Ferrara oppure quella di avvalersi, fuori città, di uno stadio temporaneo».

L’ad rossoblù Claudio Fenucci, nel giorno della conferenza stampa di fine stagione del chairman Saputo, conferma ciò che questo giornale scrisse quasi due mesi fa, quando anticipò la possibile soluzione dello stadio temporaneo. Allora la prima soluzione in campo era quella dell’Antistadio: ipotesi però tramontata. «L’Antistadio, una volta terminati i lavori, conserverà la sua vocazione sportiva – dice Fenucci – . Ma fare lo stadio temporaneo lì non è possibile. Esistono altre aree, però, in cui si potrebbe allestire una struttura provvisoria».

Eccole, in ordine di preferenza, secondo i primi studi di fattibilità commissionati dal club: Villa Pallavicini, che è la meglio servita dal punto di vista della viabilità, Torreverde, già potenziale contenitore del ‘campus’ Fortitudo, e i terreni di Granarolo di proprietà del Bfc, che in futuro saranno serviti dall’Intermedia di Pianura.

«Vogliamo creare il minor disagio possibile ai nostri tifosi e alla città – dice Fenucci –. Per questo, durante i lavori (stagione 2019-2020, ndr), resta in piedi anche l’ipotesi di andare a giocare a Modena o a Ferrara, magari premiando gli abbonati che ci seguiranno in ‘trasferta’ con agevolazioni sul futuro abbonamento. In ogni caso stiamo studiando come accorciare i tempi del cantiere: e potremmo riuscire a completare i lavori in meno di una stagione».

Tanti scenari e una quasi certezza: la deadline di luglio relativa alla presentazione, da parte del club, dello studio di sostenibilità finanziaria del progetto non verrà rispettata. «Ma ciò non influirà sui tempi finali e non ci impedirà di partire coi lavori dopo l’Europeo Under 21 del 2019», assicura Fenucci.

I tempi biblici non sembrano scoraggiare nemmeno Saputo. «Ho trovato maggiore disponibilità a lavorare sullo stadio qui che a Montreal», butta lì il chairman. Fenucci, invece, sottolinea che «nell’operazione Cierrebi col gruppo Maccaferri noi vogliamo solo prendere degli spazi da donare alla collettività per creare uno dei poli della città dello sport. Per far questo abbiamo chiesto, nel pieno rispetto dell’attuale piano urbanistico, di poter realizzare un supermercato (Despar, ndr): e questa è la prima operazione che faremo dell’intero progetto».

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