Sant’Orsola, nuova tac per scoprire tumori e linfomi in pochi minuti e senza rischi

Tac e risonanza magnetica di ultima generazione: le nuove tecnologie al Polo cardio-toraco-vascolare

Il nuovo polo cardio-toraco-vascolare del Sant’Orsola

Il nuovo polo cardio-toraco-vascolare del Sant’Orsola

Bologna, 11 luglio 2016 – Fare una Tac con meno emissioni, dunque meno rischi per la salute, ora è possibile. Dove? Al policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Continua a crescere, infatti, la dotazione tecnologica del Polo cardio-toraco-vascolare.

Con la Tac, grazie all’applicazione di un nuovo algoritmo per la ricostruzione delle immagini, da oggi si potranno ottenere referti di pari qualità riducendo le emissioni del 50%. Da pochi giorni è poi entrata in funzione la risonanza magnetica, una nuova macchina che consente una minor durata dell’esame e una qualità dell’immagine più che duplicata ma anche di realizzare una PET senza radiazioni.

Le due novità riguardando il reparto di Radiologia diretto dal professor Maurizio Zompatori. «Grazie a questi investimenti – spiega il direttore dell’Unità operativa – realizziamo un duplice risultato positivo: miglioriamo la qualità delle immagini e dunque le possibilità di una diagnosi accurata e riduciamo l’impatto sul paziente, mettendo in campo anche qualche novità per migliorare l’impatto degli esami, soprattutto sui più piccoli».

La nuova risonanza magnetica, grazie all’innalzamento della tecnologia, rende possibile ridurre la durata degli esami, duplicando la qualità delle immagini. Verrà utilizzata in ambito cardio-vascolare e pediatrico, ma consentirà di realizzare anche scansioni di tutto il corpo in 30 minuti per individuare linfomi o altri tumori, ottenendo risultati simili di una PET (tomografia ad emissione di positroni) ma senza radiazioni. Per il benessere del paziente presenta un tubo più corto e più largo (accorgimento particolarmente utile per chi soffre di claustrofobia) ed è dotata sia di luci colorate per cromoterapia sia di auricolari per ascoltare musica. In questa prima fase si stima che effettuerà 280 esami al mese.

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