Teatro Comunale, stipendi col contagocce e sciopero rinviato

Tregua fino al 30' settembre quando dovrebbe essere liquidata l'intera somma ai dipendenti che il 26 riceveranno un 'acconto' di 450 euro sul salario di agosto

Il teatro comunale di Bologna

Il teatro comunale di Bologna

Bologna, 23 settembre 2014 - Il Teatro comunale di Bologna 'raschia il barile' e, venerdi' prossimo, paghera' un anticipo di 450 euro sullo stipendio di agosto dei suoi dipendenti, dirigenti esclusi. Una cifra fissa e uguale per tutti "per non creare differenze", riferiscono oggi i sindacati (Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal), che in mattinata hanno incontrato il sovrintendente, Francesco Ernani e nel pomeriggio i dipendenti. Per il saldo, pero', i lavoratori dovranno aspettare fino al 30, quando e' previsto l'arrivo dell'anticipo del ministero dei Beni culturali. Su questo, pero', sia le sigle che i dipendenti sono scettici, e temono ulteriori ritardi, oltre che ripercussioni pure sul salario di settembre, che in teoria deve essere liquidato entro il 10 del mese.

"L'assemblea dei lavoratori apprende con rabbia che ancora una volta le rassicurazioni fornite dalla controparte sui tempi di erogazione degli stipendi si sono rivelate fallaci", si legge infatti in una nota congiunta delle sigle sindacali, che oggi hanno fatto fatica a trattenere l'irritazione dei lavoratori. Irritazione che e' rivolta in particolare verso Carisbo, accusata di non aiutare finanziariamente il Teatro, nonostante lo Stato abbia assicurato l'arrivo di un anticipo del Fondo unico per lo spettacolo, e la meta' degli 800.000 euro per i 250 anni dalla fondazione del teatro. "Ci sono le lettere di affidamento per quelle quote- protesta all'uscita dall'assemblea, Antonella Amerini della Cisl- eppure Carisbo non anticipa il credito, non fa quello che fanno tutte le altre banche, non solo nei riguardi delle fondazioni liriche, ma anche verso le aziende".

I dipendenti, aggiunge poi l'esponente della Cisl, "sono scoraggiati e arrabbiati", eppure "non vogliono lanciare proteste che incidano sulle rappresentazioni e sul pubblico". Un modo di agire "responsabile verso la citta', del quale l'istituto di credito dovrebbe tenere conto". Detto questo, ammesso che si risolva velocemente il problema dello stipendio di agosto, in teatro serpeggia il timore per i salari dei prossimi mesi. "Bisogna cercare di fare di piu'- afferma Amerini- creare delle sinergie, rendere piu' produttivo il teatro ed evitare i tempi morti". Tra le idee, conclude, ci potrebbe essere quella di un accordo col Teatro delle Celebrazioni, che adesso e' vuoto, e moltiplicare gli eventi, "perche' i dipendenti del Comunale non hanno certo paura di lavorare di piu'. Anzi".

(Dire)

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