Martedì 7 Maggio 2024

Teatro Manzoni, contestato l’artista basco Mattin

L’introduzione dello spettacolo non è piaciuta al pubblico in sala. Non è servito l’intervento del consulente artistico Nicola Sani per spiegare

Un momento dello spettacolo dell’artista basco Mattin al Manzoni (foto Schicchi)

Un momento dello spettacolo dell’artista basco Mattin al Manzoni (foto Schicchi)

Bologna, 31 gennaio 2015 - E’ convinzione ferma dell’assessore alla cultura Alberto Ronchi che sia compito quasi obbligatorio dell’ente pubblico offrire anche repertori sperimentali, avanguardia, musica nuova. E infatti ieri sera al Manzoni Xing portava proprio una di queste commissioni, No no NOno NO No!, dell’artista basco Mattin.

Cinque persone dalla platea dovevano iniziare a recitare per un polemos dialettico d’introduzione poi all’altrettanto criptica composizione di Luigi Nono, A Carlo Scarpa, architetto, ai suoi infiniti possibili, solo tre note intervallate da lunghi silenzi, il cui ascolto richiedeva il massimo della concentrazione. Il clima però si è surriscaldato in sala (e c’era anche Ronchi accanto a Joe Tacopina) e la performance di Mattin è stata contestata con palesi richieste di cessare immediatamente quello spettacolo, che evidentemente non era nelle corde del pubblico in sala. E poco è valso l’intervento dello stesso Nicola Sani per spiegare che cosa significava quell’introduzione, perché anche a lui sul palco sono state rivolte bordate di fischi.

Evidentemente la mancata comprensione di questo lavoro, ha influenzato anche il resto della serata, perché anche il brano di Luigi Nono, è stato disturbato (e c’è chi sostiene non casualmente) dallo squillo di un telefonino (quando è severamente proibito tenere alto il volume in sala). Nonostante questo alla fine il direttore Jurai Valcuha ha ottenuto un buon successo per la direzione dell’ottava di Shostakovich che farà a fine febbraio anche a Torino dov’è direttore stabile dell’Orchestra della Rai. A Bologna, dove nel 2013 aprì la stagione sinfonica con una trilogia romana di Respighi rappresentata in forma multimediale dalla Fura Dels Baus, tornerà anche ad aprile per la Jenufa di Janacek e per un’altra data della sinfonica dove però, per mettersi al riparo da altre sgradite sorprese, eseguirà solo Mendelssohn e la seconda di Rachmaninov con Roberto Prosseda solista al piano