Casa, all’ex Telecom occupato nasce il terzo bebè ‘social log’

Fiocco rosa. “Per Arij e per gli altri bambini si abolisca l’articolo 5”

L'ex palazzo Telecom occupato

L'ex palazzo Telecom occupato

Bologna, 29 luglio 2015 - E tre. Dopo Nicolas e Yahya, i due bambini nati a marzo, ora è la volta del primo fiocco rosa al palazzo dell’ex Telecom occupato a Bologna. E’ nata infatti la piccola Arij, e da oggi Social log chiede anche per la nuova “occupante” di “abolire subito l’articolo 5 del Piano casa”. Il papà e la mamma di Arij, fa sapere il collettivo, hanno infatti “conosciuto sulla propria pelle gli effetti della crisi economica e delle politiche di austerita’”, e una volta sfrattati “hanno deciso di dare un futuro alla propria piccola occupando l’ex-Telecom insieme a tante altre famiglie”.

Adesso Arij “crescerà felice insieme a tanti altri bambini e bambine che con la solidarietà e la forza collettiva vivono dignitosamente dentro la grande occupazioni abitativa di Bologna”. Social log approfitta dunque dell’occasione per “alzare la voce ancora una volta contro l’articolo 5 del Piano casa”, che proprio a Bologna “è stato messo in discussione dopo mesi di lotta con l’ingiunzione del sindaco Virginio Merola, che ha imposto il riallaccio dell’acqua”. Un articolo che, afferma il collettivo, significa “essere privati dall’accesso alla sanità, all’istruzione, al welfare e al permesso di soggiorno”, in quanto diritti “garantiti tramite la residenza negata agli occupanti dall’ex ministro Maurizio Lupi”, e che a Bologna, come nel resto d’Italia, “produce effetti da guerra su una parte della popolazione rendendo inaccessibili la maggior parte dei servizi pubblici offerti dal welfare cittadino”. Ora gli occupanti rivendicano davanti al nuovo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio “la sua immediata cancellazione”, e chiedono al ministro se pensa che “la punizione, la coercizione e la privazione di diritti” sia la politica con cui proseguire il suo mandato.

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