Facevano propaganda per la jihad, espulsi quattro marocchini

Vivevano tutti tra Bologna e provincia: erano indagati dal 2012. Alfano: "Espulsi per motivi di sicurezza dello Stato"

Controlli all'entrata della basilica di San Petronio (Foto Ansa)

Controlli all'entrata della basilica di San Petronio (Foto Ansa)

Bologna, 23 novembre 2015 - Quattro marocchini residenti a Bologna e provincia sono stati espulsi dal ministro dell’Interno Angelino Alfano.

"I marocchini - spiega il ministro in una nota del Viminale - erano indagati per associazione con finalità di terrorismo, anche internazionale. Ho firmato questo decreto per motivi di sicurezza dello Stato. Si tratta infatti - spiega il ministro - di quattro soggetti che, a vario titolo, hanno aderito e si impegnavano per la diffusione dell'estremismo violento".

"Uno era l'informatico del gruppo, che diramava on line pratiche religiose e proclami ideologici di orientamento jihadista, canti celebrativi di atti di martirio, manuali sulle tecniche di combattimento e per la realizzazione di attentati. Un altro - ha sottolineato Alfano - navigava sul web alla ricerca di contenuti inneggianti all'odio verso l'Occidente e celebrativi della violenza quale strumento di affermazione dell'Islam. Un altro ancora manifestava la sua adesione all'ideologia più radicale concorrendo alla diffusione di contenuti funzionali alla formazione operativa degli altri sodali. E infine l'ultimo era strettamente legato al primo, l'informatico, con il quale condivideva la visione estremista dell'Islam".

Tutti e quattro sono stati indagati e perquisiti nel 2012 nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Enrico Cieri riguardante il reclutamento jihadista e la diffusione di materiale di propaganda. 

Nell'inchiesta, che coinvolge una decina di persone, la Procura aveva chiesto tempo fa una misura cautelare, rigettata dal Gip.

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